Grecia, l'Europa trova l'accordo: programma di aiuti da oltre 80 miliardi. Lo spread precipita, le Borse salgono

Grecia, l'Europa trova l'accordo: programma di aiuti da oltre 80 miliardi. Lo spread precipita, le Borse salgono
di David Carretta
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Martedì 14 Luglio 2015, 12:44

BRUXELLES - La capitolazione di Alexis Tsipras è arrivata alle otto del mattino di ieri, dopo più di sedici ore di negoziati estenuanti durante un Summit straordinario dei leader della zona euro: il primo ministro greco ha accettato di firmare un accordo che di fatto equivale a un commissariamento della Grecia per scongiurare la minaccia di un'uscita dall'unione monetaria.

«Non ci sarà Grexit», ha detto il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, negando che «i cittadini greci siano stati umiliati». «Ci sono condizioni molto severe», ha ammesso il presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk.

Ma l'accordo dà almeno «alla Grecia la possibilità di rimettersi in carreggiata con il sostegno europeo», ha aggiunto Tusk. Sempre che Tsipras voglia, o riesca, a mantenere gli impegni nei prossimi giorni. Perché, prima di avviare formalmente i negoziati su un nuovo prestito di 82-86 miliardi del fondo salva-Stati ESM, i partner della zona euro esigono che il governo e il parlamento di Atene inizino a legiferare su riforme e misure di bilancio concordate e diano il loro assenso all'intero pacchetto. «Altrimenti la Grexit tornerà sul tavolo», avverte una fonte europea. «La fiducia deve essere ricostruita», ha spiegato la cancelliera tedesca, Angela Merkel: «Le autorità greche devono assumersi la responsabilità per ciò che è stato concordato politicamente», durante l'Eurosummit.

ROAD MAP SERRATA

La prima scadenza è prevista già domani, quando il parlamento di Atene dovrà approvare l'aumento dell'Iva, una prima riforma delle pensioni, norme per garantire l'indipendenza dell'ufficio statistico e tagli alla spesa «quasi automatici» in caso di deviazioni dagli obiettivi di avanzo primario. Entro il 22 luglio, dovranno essere adottati il codice di procedura civile e le norme europee sulla chiusura e la ristrutturazione delle banche in crisi. Solo allora il Bundestag tedesco e altri parlamenti nazionali daranno il loro consenso per avviare i negoziati con le istituzioni dell'ex Troika sul nuovo prestito. Ma entro domani governo e parlamento greci sono chiamati anche a dare il loro consenso politico all'intero pacchetto, che prevede la messa tutela della politica economica e di bilancio greca. Tsipras ha accettato di ridurre ulteriormente i costi pensionistici con una clausola "deficit zero", di liberalizzare le aperture dei negozi, professioni e servizi (inclusi i traghetti), di privatizzare l'operatore della rete elettrica e di procedere a un'ulteriore deregulation del mercato del lavoro. Esattamente il contrario di quello che aveva promesso in campagna elettorale e negli ultimi sei mesi.

TROIKA AD ATENE

Le istituzioni dell'ex Troika - Fondo Monetario Internazionale, Banca Centrale Europea e Commissione - torneranno ad Atene ed avranno diritto di veto sulle iniziative legislative del governo greco. I leader europei anno anche messo sotto controllo il processo di privatizzazioni, prevedendo di trasferire in un fondo indipendente fino a 50 miliardi di attivi pubblici greci. Tsipras si è battuto per tenere la sede del fondo ad Atene, invece di trasferirla a Lussemburgo. «Abbiamo evitato il trasferimento dei nostri beni all'estero», ha detto il primo ministro. Spalleggiato da Francia, Italia e Commissione, Tsipras è riuscito a strappare un'altra concessione: il suo governo dovrà cancellare le leggi degli ultimi sei mesi, con l'eccezione di quella contro la crisi umanitaria. I leader europei, inoltre, hanno ribadito la promessa di uno sconto sul valore reale del debito, con un allungamento delle scadenze e del periodo di grazia per i pagamenti.

«La decisione permette di mantenere la stabilità finanziaria della Grecia e dà la possibilità di un rilancio», ha detto Tsipras, annunciando «un nuovo inizio». Ma potrebbe aver bisogno di una nuova maggioranza.