Le illustrazioni della reatina Maria Giulia Millesimi esposte ad Amsterdam: «Rieti rimane la mia culla». Foto

Maria Giulia MIllesimi
di Lorenzo Quirini
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Mercoledì 28 Febbraio 2024, 18:33

RIETI - Colori sgargianti e forme bizzarre la fanno da padroni nelle opere della reatina Maria Giulia Millesimi, in arte “Madison”, ma non fatevi ingannare: dietro i suoi disegni si nasconde una profonda lettura della società. E non è un caso che ad Amsterdam, dove la 24enne studia neuroscienze, le sue tele siano state esposte nella mostra collettiva "In Het Donker / In The Darkness" presso l'Expo Cafè Zamen. «La maggior parte dei miei lavori sono incentrati su figure extraterrestri che rappresentano l’alienazione nella nostra società – spiega la ragazza – Anche la depressione è una delle condizioni psichiche che viene maggiormente ostracizzate al giorno d’oggi».

Così si svela il mondo che si nasconde dietro quelle peculiari illustrazioni, frutto non solo di una grande passione per la pittura, ma anche di una attenta formazione artistica e di momenti difficili del proprio vissuto. «Ho avuto problemi di salute fino ai 16 anni, in alcuni momenti facevo avanti e indietro dall’ospedale – racconta – Questo mi ha impedito di andare a scuola per interi periodi, condizionando la mia adolescenza: mi sono in un certo senso sentita alienata». Una condizione che ha inciso sulla pittura di Millesimi, al pari delle numerose esperienze all’estero, come la triennale in scienze biomediche conseguita in Inghilterra ed il periodo trascorso in una residenza artistica ad Atene, insieme ad altri 9 illustratori da tutta Europa. «Un senso di alienazione, a modo suo, lo si può provare anche quando si vive in un Paese diverso dal proprio – continua – Ho molti amici qui, ma anche con loro a volte si avvertivano delle piccole barriere culturali all’inizio».

Di tutto questo parla l’arte di Madison, attualmente impegnata nella realizzazione di illustrazioni per una distilleria greca e di altri nuovi lavori in vista di una mostra in programma a dicembre, stavolta dedicata alla condizione della donna. «Per questa nuova esposizione porterò delle rappresentazioni digitali di un’aliena – precisa – Questo per trasmettere un’idea di identità femminile, con tutte le difficoltà che l’essere donna può comportare».

Un’idea artistica introspettiva, ma di ampio respiro, coltivata anche in seno a Rieti, città che continua ad essere un porto sicuro ed una fonte di ispirazione per Millesimi: «Alcune delle mie opere esposte in questi giorni sono nate a Rieti, dopo una mostra su Maria Lai a Palazzo Dosi – afferma, ripensando con un sorriso alla sua città – Rieti rimane la mia culla, la sua tranquillità mi ha aiutata ad esplorare il mondo ed anche me stessa».

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