Alessio Giannaccari, cameriere di 19 anni trovato morto ad Amsterdam: era scomparso da sabato, giallo sulle cause

Martedì mattina il corpo del giovane è stato trovato vicino ai binari della Holendrecht metro station di Amsterdam

Alessio Giannaccari, cameriere di 19 anni trovato morto ad Amsterdam: era scomparso da sabato, giallo sulle cause
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Martedì 19 Marzo 2024, 14:41 - Ultimo aggiornamento: 20 Marzo, 06:46

Per circa una settimana il silenzio. Il suo telefono non squillava più. Poi, il dramma: il suo corpo è stato ritrovato vicino ai binari della stazione ferroviaria di Holendrecht, alla periferia di Amsterdam, dove viveva con altri ragazzi. È morto a soli 20 anni Alessio Giannaccari, nella capitale olandese in cui si era trasferito da poco più di un mese per fare una nuova esperienza. Nessuna ipotesi viene esclusa dalla polizia che ha ritrovato il cadavere. Neppure quella che possa essersi lanciato sotto un convoglio in corsa o che qualcuno lo abbia potuto spingere.

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Cosa è successo

Partito da Lecce, Alessio aveva messo in valigia il suo diploma di maturità e tanto entusiasmo. Ad Amsterdam aveva trovato lavoro come cameriere in un ristorante e sembrava felice. Non amava i social e per questo gli amici lo prendevano in giro affettuosamente. Preferiva usare il telefono per sentire le persone che amava di più. E alla sua amica d'infanzia che aveva chiamato di recente aveva detto di voler tornare presto a Lecce per fare una grande festa con tutti gli amici più cari. Suo padre Ilario, imprenditore nel settore della ristorazione, e sua madre Gabriella, avvocata, sono andati in Olanda per l'identificazione del corpo.

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«Era legatissimo a entrambi», racconta un amico di famiglia che ricorda Alessio come «un ragazzo solare e meraviglioso: c'era sempre per tutti, pronto a dare una mano».

Il suo volto sorridente, i suoi occhi azzurri e il suo metro e 85 di altezza da qualche giorno erano diventati protagonisti degli appelli sui social. Da quando la famiglia non aveva più sue notizie, la foto di Alessio e un suo breve identikit erano stati diffusi ovunque. Nessuna risposta è però arrivata, fino a quando a squillare è stato il telefono dei genitori a cui è stato comunicato il ritrovamento del cadavere del figlio.

L'appello sul web

La sua voglia di vivere è il ricordo più intenso che lascia a Lecce. E adesso a correre sul web è un altro appello, quello a fare luce sui reali motivi della sua morte. Nessuno crede possa essersi suicidato. «Le mie figlie - continua l'amico di famiglia - sono convinte che se Alessio avesse avuto qualche disagio lo avrebbe confidato loro sicuramente: 'ci raccontava tuttò, mi hanno detto garantendomi che 'stava benè. Adesso siamo tutti devastati dal dolore». Quando si è allontanato da casa, Alessio non ha portato con sè documenti d'identità e portafogli. Nell'appartamento che condivideva con altri ragazzi la polizia non ha trovato elementi utili alle indagini.

Dove viveva

Alessio aveva appena iniziato a vivere la vita che aveva scelto dopo essersi diplomato in un liceo di Lecce nell'indirizzo economico-sociale. Aveva deciso di non proseguire gli studi, almeno per ora, per fare la gavetta fuori dall'Italia piuttosto che lavorare nelle imprese del padre. La zona in cui viveva era ben collegata con il centro della città affollata ogni giorno da migliaia di turisti. Capitale del divertimento, della cultura, ma anche della trasgressione, Amsterdam richiama giovani da tutto il mondo. E Alessio voleva rendere questo periodo della sua vita indimenticabile. Il suo sogno, però, è stato interrotto da una morte prematura su cui tutti quelli che lo conoscevano chiedono si faccia luce.

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