Alessio Giannaccari, il giallo del 20enne scomparso ad Amsterdam e ritrovato morto vicino ai binari della metro

Il giovane leccese era nella capitale olandese, dove faceva il cameriere, da gennaio

Alessio Giannaccari, il giallo del 20enne scomparso ad Amsterdam e ritrovato morto vicino ai binari della metro
di Roberta Grassi e Maurizio Tarantino
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Mercoledì 20 Marzo 2024, 06:45 - Ultimo aggiornamento: 15:27

Giorni di ricerche, messaggi sui social, di angoscia ma anche speranza. Poi, ieri, la notizia tragica: Alessio Giannaccari, ventenne leccese, è stato trovato senza vita alla periferia di Amsterdam. Il corpo era vicino ai binari della stazione metro di Holendrecht e non si esclude che il giovane possa esser stato investito da un treno.

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Amsterdam, il giallo di Alessio

Il ragazzo si trovava nella capitale olandese da gennaio. Non era lì per divertimento, ma per lavoro. Aveva deciso di fare un'esperienza all'estero e aveva trovato impiego come cameriere. Scelta condivisa con il papà Ilario, titolare di un'attività nel settore della ristorazione con diversi punti vendita nel Salento, e con la madre, Gabriella, avvocato. Sono partiti ieri, per il riconoscimento della salma del figlio che avevano sentito al telefono fino a sabato scorso.

Come loro, anche gli amici, a cui aveva espresso il desiderio di tornare al più presto per una rimpatriata. Sulla dinamica dei fatti non c'è alcuna certezza. Bisognerà attendere che l'autorità giudiziaria olandese e le forze di polizia facciano chiarezza. Si fa largo l'ipotesi di un incidente. Non si esclude ancora un gesto volontario, tesi che non è possibile accantonare. Ma neppure che il ventenne, solare e sorridente, sia stato vittima di un'aggressione.

 


A Lecce, dove Alessio è nato, cresciuto e ha frequentato le scuole, per ultimo il Liceo Pedagogico "Siciliani" di cui era stato rappresentante di istituto, si è diffuso lo sconcerto. «Era un ragazzo solare, meraviglioso, c'era sempre per tutti, pronto a dare una mano. Non amava i social e per questo veniva un po' preso in giro dagli amici, ma amorevolmente. Credeva tanto nell'amicizia e proprio in questo periodo che era in Olanda aveva sentito mia figlia e le aveva detto che voleva tornare a Lecce per organizzare una festa con tutti gli amici d'infanzia», racconta il padre di una compagna di scuola. La foto di Alessio ha fatto il giro dei social. Da sabato, da quando il cellulare risultava staccato, erano partiti gli appelli degli amici, le richieste di informazioni, dopo che anche i genitori avevano sporto formale denuncia di scomparsa. Fino a quando ai genitori è stato comunicato il ritrovamento del cadavere. Ora sul web circolano solo messaggi d'affetto. E ricordi. Post increduli di ventenni che non riescono a spiegarsi quanto accaduto. Le autorità olandesi hanno avviato un'inchiesta.

IL RICORDO

La voce rotta dall'emozione, Carlo Calcagnile, Alessio lo aveva conosciuto al liceo, dove entrambi erano tra i pochi ragazzi all'interno dell'istituto. «Abbiamo stretto amicizia subito - spiega - l'ambiente scolastico è piccolo, ci si conosce tutti. In 5 anni abbiamo condiviso tante cose, iniziando a frequentarci anche fuori dalle lezioni. Il quinto anno siamo stati eletti come rappresentanti di istituto, eravamo molto uniti e lo siamo stati anche dopo». Alessio era esuberante e pieno di vita, riusciva a coinvolgere gli altri in pochissimo tempo, un leader. «Aveva questa capacità di aggregare le persone intorno a sé con grande facilità - ancora Carlo - e ci teneva a incontrare gli amici nonostante fosse fuori dall'Italia da qualche tempo. Ci eravamo visti a Natale e mi aveva raccontato della sua esperienza in Olanda dove si era trasferito a inizio anno facendosi ospitare da un conoscente comune. Voleva uscire dal nido familiare, dare una scossa alla sua vita. Dopo aver lavorato a Lecce, era attirato dall'esperienza all'estero, dagli stipendi alti, dal tenore di vita molto diverso, anche se era molto legato alla terra d'origine. Una persona molto disponibile e sempre attenta agli amici». Racconta un amico di famiglia: «Preferiva una telefonata con gli amici ai messaggi istantanei». Un ragazzo di altri tempi, dai modi gentili, allegro. «Adesso siamo tutti sconvolti. Ci tormenta il dubbio di come sia morto». Malore, incidente, perché è stato ritrovato dopo diversi giorni da quando è scattato l'allarme? E il timore di un'aggressione resta come un piccolo tarlo.
 

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