L'ultima poesia su Facebook prima di uccidere
la moglie tentando il suicidio: «Non ho paura della morte»

L'ultima poesia su Facebook prima di uccidere la moglie tentando il suicidio: «Non ho paura della morte»
di Marco Cusumano
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Martedì 24 Maggio 2016, 16:41 - Ultimo aggiornamento: 16:47
LATINA - Ernesto Cardosi ha la passione per la scrittura e la poesia. Sabato sera, prima di uccidere la moglie, ha pubblicato su Facebook una poesia intitolata “Dillo a Dio”. Erano le 18,46. Alcuni passaggi sembrano un riferimento alla sua volontà di uccidere e di uccidersi. «Non ho paura della morte, sono stato sempre forte». Rime baciate che sembrano voler sintetizzare una vita intera, sicuramente una vita irrequieta.

Sulla sua pagina personale la poesia, quella che nelle sue intenzioni doveva essere l'ultima prima di morire, compare associata all'immagine di un cervello. Accanto c'è la foto della moglie, Anna Recalcati, la sua vittima. E' una foto che Ernesto Cardosi ha messo “in evidenza”, in modo che comparisse sopra a tutte le altre. In genere si fa con le foto proprie, quelle più belle, quelle che si vogliono mostrare agli altri. E invece lui ha scelto la foto della moglie, la donna di una vita, la donna che stava per uccidere, pensando poi di farla finita. Forse Ernesto Cardosi non ha avuto il coraggio di andare fino in fondo. Nel suo impeto, che solo gli specialisti potranno definire o meno “folle”, non ha compiuto il gesto forse più difficile: premere il grilletto contro di sé. Ha preferito la strada più semplice, quella dei farmaci, per farla finita, fortunatamente senza riuscirci.

«Non sono mai assente. Vivo sempre nel presente. Penso anche al futuro, di cui sono sempre più sicuro» scrive Cardosi nella sua poesia di congedo. Dopo averla pubblicata sul social network ringrazia, uno ad uno, tutti coloro che apprezzano la sua composizione con un “mi piace”. A ognuno augura una “buona serata”.
La sua invece non sarà certo una “buona serata”. Dopo aver pubblicato la poesia anche sulla bacheca del figlio, lo scrittore mette in pratica il suo piano, sul quale forse rifletteva chissà da quanto tempo. Non sappiamo se c'è stato un litigio con la moglie oppure no. Di certo sabato sera Cardosi le ha sparato un colpo alla testa ed è poi rimasto per quasi 24 ore accanto al cadavere, steso sul letto in una pozza di sangue, tentando il suicidio con dei farmaci.

A Latina dal 1951, Cardosi è stato commerciante senza mai smettere di scrivere poesie. La moglie, Anna Recalcati, era conosciutissima in città. Ex maestra in pensione, era molto legata ai suoi nipotini che accompagnava ogni giorno a scuola. La coppia ha due figli, uno dei quali, il più piccolo, ha scoperto la tragedia entrando in casa, domenica sera, dopo essersi insospettito perché nessuno rispondeva al telefono.