Intanto l’avvocato Vincenzo Calderoni, del foro dell’Aquila, difensore della famiglia della vittima, ha già presentato un verbale con le prime indagini difensive “allo scopo di indicare alla Procura alcuni elementi da approfondire e chiarire”. Secondo alcune indiscrezioni, il legale avrebbe avuto un lungo colloquio con la figlia della vittima che ha raccontato circostanze della vita della donna, soprattutto degli ultimi momenti prima di far perdere le proprie tracce. Sembra infatti che lo stesso giorno in cui la donna è scomparsa, prima di essere rinvenuta cadavere dal proprietario della casetta in legno, la stessa abbia avuto un litigio con il compagno, per il quale era stato richiesto anche l’intervento degli agenti della Squadra volante della Questura.
Da quel momento la donna non ha più risposto alle telefonate dei familiari né ai messaggi. Sembra poi che la porta dell’abitazione di legno sia stata trovata chiusa dall’esterno anche se una delle finestre era rimasta aperta. Per i familiari della vittima sembra strano che la donna si sia infilata di nascosto all’interno di un’abitazione trovata per caso lungo il proprio percorso. Il proprietario della piccola abitazione, non utilizzata come dimora abituale in prima battuta ha dichiarato di non conoscere la vittima né il compagno di lei. La morte della vittima risalirebbe a poco tempo prima il suo ritrovamento, dopo un lungo buco temporale. Sul cadavere della donna non ci sono segni di traumi. Molto dipenderà dagli esami istologici le cui risultanze non arriveranno però prima di una sessantina di giorni.
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