Roma, preso l’accoltellatore di San Giovanni: è un clochard, ancora grave la vittima

L'aggressione avvenuta lunedì sera vicino alla metro scaturita per motivi di droga

Roma, preso l’accoltellatore di San Giovanni: è un clochard, ancora grave la vittima
di Marco De Risi e Luisa Urbani
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Venerdì 26 Aprile 2024, 07:00

Una vendetta dopo una lite per droga. Sarebbe questo il motivo che ha spinto Farzav Alam, 28enne bengalese, a ferire all’addome con un paio di forbici A.P., cittadino ucraino di 10 anni più grande di lui. Una aggressione, avvenuta lunedì sera poco dopo le 22, a seguito della quale ieri il bengalese è stato fermato dalle forze dell'ordine. Condotto nel carcere di Regina Coeli, Alam è accusato di tentato omicidio.

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LA VITTIMA

La vittima, invece, è ancora ricoverata – in prognosi riservata – all'ospedale San Giovanni dove, subito dopo l'aggressione, è stata operata d'urgenza per via delle molteplici ferite riportate che gli hanno creato danni a un polmone e alla milza, che è stata poi parzialmente asportata dai medici.

LA LITE

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i due - entrambi pregiudicati e senza fissa dimora - avrebbero litigato ferocemente in via La Spezia, vicino alla stazione della metro San Giovanni, perché l’ucraino pretendeva la droga dal bengalese che però non voleva cedergliela.

Prima le urla, poi le minacce e alla fine le botte. L'ucraino con un bastone ha colpito più volte il 28enne che poi si è allontanato facendo finire la discussione lì. Ma così non è stato perché pochi minuti dopo il bengalese ha rintracciato l’ucraino che nel frattempo si era nascosto nell’ex Borghetto degli artigiani, una zona, all’interno di Villa De Sanctis, che è diventata da tempo rifugio dei senzatetto e dove sembra che vivano entrambi. Armato di forbici, il bengalese ha messo in atto la sua vendetta. Una serie di colpi all’addome che hanno steso a terra l’ucraino che poi si è dileguato andando via dal rifugio, forse per provare a cercare aiuto dato che le ferite erano molto profonde. Diverso tempo dopo, infatti, è stato trovato in strada da un passante che lo ha soccorso avvisando le forze dell’ordine.

LE INDAGINI

Immediato l’avvio delle indagini degli agenti del commissariato San Giovanni che, insieme ai carabinieri della stazione Torpignattara, hanno rintracciato il 28enne all'interno di una baracca dell’insediamento abusivo dell’ex borghetto degli artigiani. Il lavoro delle forze dell’ordine però prosegue perché sembra che durante la lite ci fossero anche altre persone. Ma ancora non è chiaro se e come abbiano contribuito all’aggressione. Quello di ieri è l’ennesimo intervento delle forze dell’ordine all’interno della baraccopoli dell’ex borghetto.

LA BARACCOPOLI

A settembre, infatti, la polizia ha arrestato dentro l’insediamento un 36enne bengalese perché ritenuto responsabile di una rapina. Insieme a lui un connazionale di 43 anni, che doveva scontare oltre due anni di carcere per reati contro il patrimonio, e un italiano di 37 anni accusato di evasione. Episodi che allarmano e preoccupano i residenti che da tempo chiedono l’intervento delle istituzioni per porre fine alla situazione di degrado e di criminalità in cui versa la zona intorno alla baraccopoli.

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