Pensioni, a rischio Quota 103: torna lo spettro della legge Fornero. Cosa dicono i conti del Def

Lunedì 22 Aprile 2024, 18:40 - Ultimo aggiornamento: 23 Aprile, 13:20

Pensioni, a rischio gli anticipi: cosa dice il Def

Proposte come l’introduzione di un pensionamento con 41 anni di contributi a prescindere all’età, anche se addolcite nei costi per lo Stato (ma non per i pensionati) da un ricalcolo contributivo degli assegni, sono destinate a restare nel cassetto. Pesano diversi fattori. Il primo è strutturale: l’andamento demografico. Il numero dei pensionati gradualmente sta aumentando e quello dei lavoratori destinati a “mantenerli” con il versamento dei contributi è destinato invece a ridursi. Non perché aumenta la disoccupazione, ma piuttosto perché ci sono sempre meno persone in età lavorativa.

Per quasi un decennio gli importi degli assegni pensionistici sono stati praticamente fermi perché l’inflazione non esisteva. Poi è arrivata, con la fine della pandemia, la fiammata che tutti conoscono. C’è poi quello che, probabilmente, è considerato il punto più dolente: gli scivoli che hanno permesso di uscire dal lavoro in anticipo. Da Quota 100 in poi la dinamica di aumento della spesa è praticamente raddoppiata nel quinquennio 2019-2023 rispetto ai nove anni precedenti, quelli che vanno dal 2010 fino al 2019.

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