A Roma c'è il rider salva-libri, si chiama Matteo Pratticò: «Li ripesco dai cassonetti, la cultura non è spazzatura»

L'uomo, 37 anni, recupera i volumi gettati tra i rifiuti

A Roma c'è il rider salva-libri, Matteo Pratticò: «Li ripesco dai cassonetti, la cultura non è spazzatura»
di Alessandro Cristofori
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Martedì 16 Aprile 2024, 06:22 - Ultimo aggiornamento: 06:23

Anche San Paolo e i quartieri limitrofi hanno il loro supereroe: non guida una macchina pluriaccessoriata come Batman ma si sposta in bicicletta; non va a caccia di cattivi come Superman, ma di libri abbandonati nei cassonetti. Matteo Pratticò, 37 anni da Rizziconi (provincia di Reggio Calabria), un grande appassionato di letteratura che un giorno si è trovato davanti ad un'immagine che non poteva lasciarlo indifferente: «Sono a Roma dal 2007 - racconta - e circa tre anni fa ho notato, vicino ad un cassonetto, una busta piena di libri intatti ma abbandonati come fossero cianfrusaglie qualsiasi. Da quel momento, anche grazie al mio lavoro di rider, ho avuto modo di constatare che non fosse purtroppo un caso isolato. Io mi comportavo sempre allo stesso modo e cioè li prendevo e in un certo senso li "adottavo" portandoli con me».

I SOCIAL E IL BOOKCROSSING

Nel corso del tempo Matteo ha pensato che fosse più funzionale offrire un'alternativa a quelle persone che preferivano disfarsi dei grandi autori letterari: «Ho iniziato a postare sui gruppi Facebook di San Paolo e Garbatella, invitando la gente a contattarmi se aveva intenzione di svuotare le librerie.

Mi scrivono in privato e io corro con la mia sacca da rider». Il ritiro di romanzi e fumetti manga si è talmente incrementato che Pratticò si è dovuto ingegnare per la loro ridistribuzione: «Alcuni li tengo per me, soprattutto quelli di Stephen King che sto collezionando. Per altri mi rivolgo ad amici o parenti che spesso sono interessati ma soprattutto da circa un anno ho installato un mobiletto vicino al portone del mio palazzo che funge da bookcrossing». Un'autentica biblioteca all'aperto dove il "supereroe culturale" espone i grandi classici recuperati. I passanti possono prenderli e scambiarli con altri, dando vita così ad un circolo virtuoso che non conosce fine.

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NON SOLO LIBRI

Matteo si preoccupa anche del destino di vecchi cd e dvd, a proposito di questi ultimi c'è una cosa che proprio non ha digerito: «Una volta ho visto il dvd di Pulp Fiction gettato come una vecchia scatola. Ho avuto la stessa reazione di Checco Zalone quando vede le orecchiette nella spazzatura». Tornando invece alla letteratura è stato un altro episodio a colpirlo in negativo: «Mi ha fatto davvero male quando ho ritrovato una copia del Diario di Anna Frank ai piedi di un secchione dell'indifferenziata. La gente butta di tutto, anche altri grandi capolavori, ma di quel testo, soprattutto per la storia che racconta, non ce ne si può disfare in quella maniera. Per me è inaccettabile». Ma quali sono i motivi che portano le persone a disfarsi in una maniera così sprezzante di tutto questo? «La fretta. La maggior parte delle volte mi trovo davanti persone che devono traslocare, ristrutturare oppure semplicemente cambiare un mobile e hanno necessità di far posto il prima possibile. Quindi mettono in una busta, escono dal portone e buttano tutto non pensando che una storia, un film o una canzone non possono essere equiparati a degli oggetti materiali. Ci vuole rispetto perché non sono spazzatura».
In attesa che qualcun altro emuli il lavoro di questo ragazzo calabrese, gli abbandoni letterari sembrano essere diminuiti: «Sono sempre in giro e devo dire che le cose stanno migliorando. Sanno che possono chiamare uno che viene a ritirarglieli a casa oppure i più pigri me li fanno trovare in un sacchetto poggiato sopra il cassonetto, tanto sanno che poi passo io». Ma qual è la prossima missione? «Ho scritto un romanzo che presto pubblicherò e il mio auspicio oltre che venga apprezzato è sempre lo stesso: non trattate mai i libri come fossero spazzatura».

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