IL PROGRAMMA
A mettere in scena il dramma, scritto da Claudio Fallavollita, il collaudato gruppo del «Venerdì santo», sotto la regia di don Ercole La Pietra: tra gli interpreti principali il Gesù di Cristian Nobili, la Madonna bruna di Alessandra Hussein, i «giudici» di Gesù, Caifa (Roberto Maiolati), Erode (Giampiero Crescenzi) e Ponzio Pilato (quest'anno interpretato da Francesco De Angelis). Molto intense anche le figure degli apostoli più vicini al Cristo, interpretati da Flavio Serva, Michael Salustri e Pietro Falsini, e delle donne in scena, Maria di Magdala (Valentina Impeciati) e la moglie di Pilato (Alessandra Di Santo). Nella scena della crocefissione, sempre impressionante nella sua bellezza e suggestione, a dare corpo e voce a Gesù sarà Jacopo Di Lorenzo, affiancato dai due ladroni, interpretati da Andrea Passarani ed Elio Simeoni. Nomi e cognomi che si ripetono, un testimone che anno dopo anno passa di generazione in generazione per tenere viva la tradizione antichissima della processione del Cristo Morto di Contigliano. L'appuntamento è come sempre intorno alle 20.30, quando l'aula spoglia della Collegiata di San Michele Arcangelo comincerà a popolarsi dei figuranti in costume, delle confraternite addette al trasporto delle statue, della banda musicale (quest'anno quella di Lisciano) e del popolo che seguirà la processione pregando insieme ai sacerdoti. Poi il corteo scenderà lentamente a valle: un passaggio alla Forcella, la discesa da Porta Codarda e il giro nel paese nuovo per poi risalire verso Contigliano Alta illuminata dalle fiaccole. A piazza Sant'Antonio la rappresentazione sacra, il «Quo vadis, Domine?» da cui tutto ebbe inizio.
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