Rieti, via Chiesa Nuova: tratto di strada pericoloso ma impossibile realizzare il marciapiede

Via Chiesa Nuova a Rieti
di Emanuele Laurenzi
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Lunedì 20 Maggio 2024, 00:10

RIETI - «Sindaco, questo è lo stesso bambino che 2 anni fa non aveva uno spazio per andare in bicicletta. Lui è cresciuto, ma la situazione non è cambiata, nonostante le promesse». Comincia così un lungo video di denuncia di uno dei papà che vive nella zona tra la rotatoria Persio e la prima parte di via Chiesa Nuova, a Rieti. Un membro di una delle 90 famiglie che, da anni, si batte per aumentare la sicurezza in quel tratto di strada.

Le tappe. Un problema che fu segnalato all’epoca della giunta Petrangeli, poi ribadito nel periodo Cicchetti e portato all’attenzione anche del governo Sinibaldi. Nulla di fatto per oltre 10 anni, nonostante sopralluoghi e promesse. A mettere fine almeno alle inutili promesse, ci ha pensato il primo cittadino che, interpellato sulla vicenda, ha spiegato che in quel tratto il marciapiede non si farà mai.

La denuncia. Il video in questione è un “aggiornamento” di quello di 2 anni fa, quando fu ripreso lo stesso bambino che vive nel tratto di via Chiesa Nuova tra la rotatoria Persio e via Campo Saino.

Nel tempo il traffico è aumentato in maniera esponenziale e chi ci vive ha spazi ridottissimi per uscire di casa a piedi o in bicicletta, camminando tra auto e mezzi pesanti che non rispettano il limite di 50 km/h. «Qui di notte assistiamo a vere e proprie gare, con auto che sfrecciano oltre i 100 km/h», spiega l’uomo nel video. Le raccolte di firme sono cadute nel vuoto: un anno fa, con l’interessamento dell’assessore al Decoro Fabio Nobili, c’era stato un sopralluogo dell’assessore ai Lavori pubblici, Claudia Chiarinelli, insieme al dirigente della Municipale Sonia Salvi, con l’interessamento dell’assessore Oreste De Santis. «Ci avevano promesso un intervento - aggiunge l’uomo - ma tutto è fermo. Insieme alle 80-90 famiglie firmatarie dell’appello ringraziamo il sindaco per ciò che non è stato fatto». Scorrendo le immagini del video si capisce quanto la situazione sia giunta al limite: il bambino che percorre in bici quel tratto è costretto a farlo in equilibrio su un bordo strada sconnesso, fino ad arrivare ad un punto, dove non c’è un attraversamento pedonale.

La replica. A rispondere ai cittadini è stato direttamente il sindaco, Daniele Sinibaldi: «Abbiamo verificato la possibilità di realizzare un marciapiede su quel tratto di via Chiesa Nuova - osserva - e ritenuto che gli spazi e i numerosi accessi alle abitazioni a ridosso della sede stradale rendano molto complicata un’opera del genere». È questo uno dei motivi per cui in quella zona è servita dalla pista ciclopedonale che mette tutti in sicurezza. «Un marciapiede sarebbe destinato solo ai pedoni - aggiunge il sindaco - non si potrebbe destinare a chi vuole andare in bicicletta in quel tratto scegliendo, non comprendo per quale motivo, di non avvalersi della parallela pista ciclo-pedonale». Una domanda che appare strana se fatta da chi, di fatto, dovrebbe conoscere alla perfezione il territorio che amministra. La spiegazione, infatti, è semplice: la quasi totalità delle famiglie firmatarie dell’appello per raggiungere la pista ciclabile deve percorrere quel tratto di strada senza marciapiede e senza misure di sicurezza.

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