Tridico infatti ricorda che «il reddito di inclusione va potenziato perché è largamente insufficiente: noi miriamo ad estenderlo. Questo è un riconoscimento al governo precedente? Certamente, però è entrato in vigore poco prima delle elezioni ed è insufficiente. Io non voglio dire nulla ma voi commentatori potreste dire molto di piu'....», aggiunge il candidato ministro del welfare M5s. I beneficiari, in base agli ultimi dati Istat, sarebbero «attorno a 5 milioni di individui».
Quanto all'entrata in vigore, Tridico ha confermato che non potrà essere varato prima di un anno ma che in questo periodo «ci sarà un potenziamento del reddito di inclusione».
Dulcis in fundo, Tridico sguaina l'arma più sinistrorsa che c'è: «Come abbiamo dichiarato altre volte stiamo pensando di reintrodurre l'articolo 18: l'esigenza di reintrodurlo esiste perché la flessibilità non ha aiutato l'occupazione. Ma - avverte - diritti sono importanti per ridare dignità, non per creare lavoro che arriva però solo se cresce la domanda, se c'è sviluppo economico».
E qui, infatti, parla di Industria 4.0 che mette le risorse a monte e non a valle, come il reddito di cittadinanza.
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