L'emergenza legata alla criminalità organizzata è sempre a finalità economica, soprattutto con i fondi del Pnrr: ed è per questo che i prefetti di Caserta, Latina e Frosinone, territori confinanti tra Campania e Lazio dove i clan di camorra si spostano muovendo soldi e imprese a loro collegate, si sono incontrati questa mattina, 7 novembre 2023, e con loro i responsabili delle forze dell'ordine e i capicentro della Dia di Napoli e Roma. «La provincia di Frosinone - ha detto il prefetto Ernesto Liguori - è zona di interesse per la criminalità di origine campana ma anche di altre parti d'Italia. E la collaborazione tra prefetture è utile per rafforzare prevenzione».
«L'obiettivo - ha aggiunto prefetto di Caserta Giuseppe Castaldo - è di rafforzare l'azione di prevenzione attraverso strumenti come le interdittive antimafia». Strumenti importanti i cui dati confermano la presenza radicata nel Casertano dei clan e delle imprese colluse: 80 le interdittive antimafia rilasciate dalla prefettura di Caserta negli ultimi due anni, numero di gran lunga superiore a Frosinone, 9 nel biennio appena trascorso, e Latina, 25 dal 2020. Ecco quindi che «la prima decisione presa - ha evidenziato Castaldo - è di far riunire periodicamente i 'Già delle tre prefetture, ovvero i Gruppi Interforze Antimafia che decidono proprio sui provvedimenti verso le imprese, non solo le interdittive, ma anche gli accessi ai cantieri; le riunioni periodiche servono a fare analisi congiunte, a fare una mappatura dei fenomeni e a condividere il patrimonio informativo, a velocizzare le procedure e a rendere tempestivi gli interventi di prevenzione, ma anche a valutare dopo l'emissione dell'interdittive i cambi nella proprietà aziendali, il movimenti di mezzi e risorse tra le tre province».
Prossima riunione a Frosinone a fine novembre.