Tetti a rischio crollo, a Vitorchiano chiuse le chiese del borgo

La capacità strutturale è ridotta al 30%, il sindaco Grassotti: "Serve oltre un milione di euro"

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di Massimo Chiaravalli
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Martedì 23 Aprile 2024, 05:00

Chiuse per via «delle condizioni pericolosamente deteriorate delle capacita portanti delle capriate di entrambi i tetti». Sono quelle della SS Trinità e di Santa Maria assunta in cielo, a Vitorchiano. Le due strutture nel borgo, di proprietà comunale, versano infatti in «una situazione estremamente critica, che richiede una decisione immediata per evitare ulteriori rischi». Insomma, pregarci è molto pericoloso: lo dice il Comune, che ha emesso due ordinanze che ne vietano l’accesso. La capacità strutturale è al 30%.

«Abbiamo avviato un’attività di risistemazione delle chiese - dice il sindaco Ruggero Grassotti - che qui sono di proprietà comunale. Durante la fase di indagine e messa in sicurezza, in senso generale, abbiamo verificato attraverso indagini che in particolare il tetto e le strutture lignee delle due strutture sono fatiscenti. Siamo stati quindi costretti a prendere provvedimenti, a chiuderle e a non farvi svolgere le funzioni». Due le chiese in queste condizioni, «sono quelle del borgo. Un’altra era già in ristrutturazione, quindi al momento tre sono inaccessibili. Stiamo cercando soluzioni per le attività liturgiche, siamo in contatto con la Curia e la parrocchia per risolvere questa situazione».

Per ripristinare la situazione serve oltre un milione di euro. «Dovremo chiedere ai vari ministeri - continua Grassotti – perché i fondi necessari sono importanti. Va cercato supporto e sostegno da parte di tutte le istituzioni che potremo coinvolgere. La chiusura per ora è a tempo indeterminato, vediamo se riusciremo a metterne in sicurezza una per le funzioni. Poi, appena ci consegneranno i progetti, troveremo soluzioni per la ristrutturazione completa di entrambe le chiese».

La decisione è stata presa dopo un incontro con il vescovo Orazio Francesco Piazza e il parroco di Vitorchiano, alla presenza del tecnico della Curia. Ora si punta a «lavorare immediatamente per reperire le ingenti somme per il rifacimento dei tetti e dei pavimenti, nonché per gli altri correlati lavori. Saranno subito avviati rapporti con la Regione Lazio e il ministero della Cultura». Nel mentre, «il Comune, in sintonia con la parrocchia, dopo la chiusura delle due chiese si è attivato subito per una loro messa in sicurezza, con opere provvisorie di sostegno delle capriate e di bonifica delle travi - conclude il sindaco - che consentano al più presto la riapertura dei luoghi di culto in attesa dei successivi e definitivi lavori».

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