Nel 1988 De Rossi aveva da poco compiuto 5 anni. La Roma di Renato Portaluppi (arrivato come una star con l’elicottero a Trigoria e fuggito a fine stagione con metà città che gli correva dietro) dopo aver perso 2-1 all’Olimpico, vinse 3-1 ai supplementari a Norimberga, qualificandosi così ai sedicesimi di finale. Con i gol che all’epoca fuori casa valevano doppio, l’impresa che attende questa sera DDR, almeno a livello numerico, è simile. Differente il valore dell’avversario. Quel Norimberga, pur annoverando in porta Koepke (una sessantina di presenze in nazionale) e reduce da un quinto posto che gli permise di partecipare alla coppa Uefa, quell’anno si salvò in extremis.
Il Leverkusen di oggi, invece, è fresco vincitore della Bundesliga, ad una gara dal record assoluto di imbattibilità (che condivide per ora con il Benfica di Eusebio, 48 gare senza perdere) e in corsa per il mini Triplete, essendo finalista in coppa di Germania oltre ad avere un piede e mezzo sulla scaletta dell’aereo che porta a Dublino.
Roma, Svilar: «Del Leverkusen mi preoccupa la velocità. Sono forti, ma noi faremo il massimo»
VOGLIA DI RISCATTO
Motivazioni, voglia di rivalsa, un pizzico di amor proprio: sono componenti che in una partita come quella di questa sera possono fare la differenza. E il tweet del Bayer Leverkusen che ieri ha iniziato a dare indicazioni ai propri tifosi per la finale d Dublino, come se fosse già acquisita (per poi fare retromarcia in serata), può essere una spinta in più a livello emotivo: «Ah sì, l'ho visto - ridacchia Daniele - A volte sono errori che vengono fatti non dallo staff tecnico o dai giocatori, appartengono a chi gestisce i social. Penso che lo staff e la squadra siano concentrati per affrontati bene la seconda semifinale, non ci snobberanno. Comunque lo abbiamo visto e commentato. Non ci leva il sonno». Potrebbe toglierglielo l’impiego o meno di Dybala. L’argentino sembra destinato alla panchina anche se De Rossi non regala certezze. Su di lui e sull’assetto: «Nessuno verrà preservato in vista di Bergamo. Le valutazione le farò con i giocatori e lo staff ma non in vista di domenica, ma in base a come starà il giocatore. Dobbiamo valutare bene come sta Paulo e come stanno gli altri. Sono passati un paio di giorni. E poi qualcosa non voglio dirvela». Gli occhi gli sorridono come se stesse preparando una sorpresa. Ne servirà una bella grossa per compiere quello che ad oggi sembra un miracolo.