Gli occhi lucidi di chi soffre per quella figlia che non c’è più. La forza di chi però non si arrende e continua a lottare «per ottenere giustizia affinché vadano in carcere tutti i responsabili». Alessandra Verni, la madre di Pamela Mastropietro, era in piazza per ricordare la figlia nel giorno dell’anniversario del suo omicidio, avvenuto sei anni fa a Macerata. Sulle spalle ha una bandiera tricolore. «Un regalo - dice - ricevuto da una persona che vorrei tanto conoscere e che mi è sempre stata vicina in tutti questi anni». La persona di cui parla Alessandra è Luca Traini, l’autore dell’attentato avvenuto nella stessa cittadina marchigiana pochi giorni dopo l’omicidio di Pamela.
LE AMICHE
E con Alessandra, in piazza dei Re di Roma, ci sono altre 50 persone.
LA LETTERA DELLA MADRE
Luci e silenzio. Quel silenzio poi interrotto dalla voce della madre di Pamela, che legge un messaggio per la figlia. «A te amore mio che ci guardi insieme al tuo papà Stefano. Grazie perché in ogni momento alleviate il mio dolore con la consapevolezza della vostra presenza. A te Pamela - prosegue - affido tutti i giovani che sono il nostro presente e il nostro futuro. Accogli le loro preghiere, le loro gioie e le loro sofferenze. Ti amo cucciola». Alessandra si interrompe per un attimo. Fa un sospiro di sollievo e poi inizia a leggere il messaggio che Traini le ha scritto sulla bandiera italiana, quella bandiera che lui indossava il giorno del suo arresto. L’uomo è stato condannato a dodici anni di reclusione per aver sparato ferendo sei migranti. «Ti ho visto - legge la donna - nelle cose belle della vita, nella gioia e nell’amore. Nel tuo sorriso riconosco una cara amica. Uniti per sempre dal dolore, legati dall’amore, anime sacre. Un bacio agli angeli scesi sulla terra» conclude Alessandra, prima di liberare in cielo un gruppo di palloncini. Dopo di lei, a rendere omaggio a Pamela, i ragazzi della parrocchia di cui faceva parte la giovane. Ognuno dei ragazzi legge un messaggio. Una serie di citazioni che sono un inno alla pace, alla non violenza. Un inno alla vita per ribadire che «Pamela sarà sempre viva nel ricordo di tutti noi» dicono. Poi tutti insieme, in processione, hanno percorso via Appia per raggiungere la chiesa parrocchiale di Ognissanti dove si è poi celebrata la messa in suffragio della giovane romana.