Un sole caldo, insolito per la fine di gennaio, illumina l'enorme struttura della ex Città del Rugby, quasi 9mila metri quadri di strutture abbandonate, dietro il liceo classico Plauto e con la Pontina che scorre lì di fronte. Intorno, prati e alberi, eucalipti potati ma con le ramaglie ormai secche ancora buttate sotto i fusti in attesa che qualcuno passi a ritirarle. «Vivo qui da sempre», dice Giovanna, pensionata, a passeggio sotto braccio con l'amica Teresa. «Sì qui hanno occupato. Avevo saputo che era stato sgomberato. Ma noi così vicino non ci arriviamo», dicono.
LO SGOMBERO
Nata nel 1995 come Punto Verde Qualità - una intuizione dell'allora sindaco Rutelli di "scambiare" cubature con la manutenzione dei parchi - il progetto non è mai stato completato.
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LA DENUNCIA
Tempo 48 ore e, secondo la denuncia dei consiglieri comunali, Francesco Carpano e Flavia De Gregorio, e del IX Municipio, Marco Muro Pes e Fulvio Bellassai, tutti della Lista Calenda, gli occupanti ritornano. Recinzione scardinata dal lato della Pontina e libero accesso per tutti.
«Sì di notte si vedono delle luci dentro. Ma non so dove sono», dice Mohammed, seduto sotto un albero intento a leggere un libro.
Più dettagliata la nota diffusa da Azione: «Avevamo espresso la nostra soddisfazione per lo sgombero operato dalle Forze dell'Ordine lo scorso 17 gennaio, dopo anni di illegalità, nella ex Città del Rugby che, ex Punto Verde Qualità che a Spinaceto prevedeva la realizzazione di una imponente infrastruttura sportiva costata 33 milioni di euro, era stato abbandonato prima di iniziare a funzionare. Contestualmente però, avevamo anche espresso l'auspicio che l'intervento non rimanesse un'iniziativa isolata e che l'area fosse restituita al quartiere, nell'immediato dal punto di vista della sicurezza locale e, in tempi congrui, anche dal punto di vista della sua utilizzabilità attraverso l'individuazione di una nuova destinazione d'us. Purtroppo, a soli due giorni dallo sgombero, fonti locali ci informano che l'area, non essendo sorvegliata, è tornata immediatamente ad essere occupata illegalmente. Un intervento isolato non può essere sufficiente, serve un monitoraggio constante dell'area che la sottragga definitivamente a un utilizzo improprio e pericoloso». Aggiunge Bellassai: «I residenti che abitano di fronte la struttura ci hanno segnalato che nel corso della giornata si vedono persone entrare e uscire e che di notte dentro le finestre della cosiddetta foresteria si vedono brillare luci. Hanno anche fatto un video con un drone ma l'apparecchio è caduto all'interno della struttura e, quando sono andati per recuperarlo, sono stati minacciati dagli occupanti abusivi. Le immagini che sono state riprese sono di un paio di giorni dopo lo sgombero del 17 gennaio scorso».