Prima l’ha seguita fin sotto casa, poi l’ha placcata buttandola a terra, l’ha picchiata e infine le ha strappato gli orecchini dai lobi. Una scena di una violenza inaudita, a scapito di una povera vecchietta di 93 anni. Tutto questo per accaparrarsi un bottino da 200 euro. Protagonista un 40enne di origini bosniache, con una serie di precedenti specifici. Lo scorso 12 aprile Iviza Seferovic è stato condannato dal giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Roma a sei anni di reclusione con l’accusa di rapina. Una pena alta - nonostante lo sconto previsto dalla scelta del rito abbreviato - perché il reato era aggravato dal fatto di «aver consumato il fatto ai danni di persona ultrasessantacinquenne» e con «recidiva reiterata specifica infraquinquennale».
I FATTI
L’episodio contestato, per il quale si è arrivati alla sentenza di condanna, risale al 26 agosto del 2023. Roma era svuotata, come accade sempre nel periodo delle ferie ferragostane. Le strade erano deserte, complice anche la cappa di afa che scoraggiava a uscire le poche persone rimaste in città. L’uomo approfitta di questa situazione per andare “a caccia” di un’anziana da derubare, in zona Cinecittà. Dopo aver scelto la sua “preda”, inizia a pedinarla in attesa di trovare il momento giusto per aggredirla. Aveva infatti notato che la 93enne indossava degli orecchini d’oro, il metallo più facile da rivendere per ricavare un gruzzolo di denaro. La donna va al supermercato a fare la spesa e Seferovic la segue passo dopo passo, come se fosse la sua ombra. Non appena la vittima imbocca il vialetto di casa, il 40enne le salta addosso e si consuma la rapina, caratterizzata da una violenza inaudita e spropositata.
Dopo la conclusione delle indagini, coordinate dal sostituto procuratore Francesco Basentini, per il bosniaco viene chiesto il rinvio a giudizio.
IL PRECEDENTE RECENTE
Lo scorso 7 settembre in via Manfredonia, nella zona del Quarticciolo, un indiano di 26 anni aveva scippato una 90enne trascinandola a terra, ed è stato picchiato in strada con calci, pugni e alcuni colpi di casco, da un gruppo di cinque persone che avevano assistito alla scena. Una violenza che ha generato insomma altra violenza. L’indiano è stato processato per direttissima, ma i carabinieri si sono messi alla ricerca anche degli autori del suo pestaggio.