Bonifica dell'amianto, oltre 200mila euro per 11 cantieri nella Tuscia tra ospedali e case della salute

Bonifica dell'amianto, oltre 200mila euro per 11 cantieri nella Tuscia tra ospedali e case della salute
di Federica Lupino
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Domenica 21 Gennaio 2024, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 20:48

Canne fumarie, soffitti e piastrelle. Ecco alcuni esempi della presenza di amianto nelle strutture che fanno capo alla Asl di Viterbo. Da anni, però, l’azienda sanitaria è al lavoro per bonificare le aree inquinate e gli interventi sono stati pressoché ultimati. In particolare, sono undici i cantieri attivati grazie a un finanziamento di 209.510 euro riconosciuto nell’ambito del fondo di sviluppo e coesione 2014/2020 approvato con delibera Cipe (comitato interministeriale per la programmazione economica) del 2018.

Le risorse sono state destinate a diversi lavori di rimozione e smaltimento di amianto dei seguenti presidi: polo ospedaliero di Acquapendente; casa della salute e consultorio in via Francalancia a Bagnoregio; ospedale di Civita Castellana; presidio di Orte; ospedale di Ronciglione; centro della salute mentale e ospedale di Tarquinia; poliambulatorio di Valentano; struttura residenziale Binelli e Serd (servizio per le dipendenze patologiche) a Viterbo.

Ad aggiudicarsi l’appalto per la rimozione dei materiali contenenti amianto è stata la ditta Econet srl Unipersonale che poi, a sua volta, in alcuni casi ha subappaltato i lavori. Lavori che, in diversi casi, sono stati ultimati entro la fine del 2023. A Orte, nella casa della salute sono stati spesi 23.617 euro per dismissione e smaltimento, nonché per le conseguenti opere edili di ripristino. Nel presidio ospedaliero, invece, per 53mila euro sono stati tolti e smaltiti diversi corredi: uno sfiatatoio sul soffitto nel deposito materassi, un tratto di canna fumaria e le piastrelle viniliche nel ripostiglio all’ingresso delle scale in cantina, la canna fumaria sul terrazzo nella porzione di tetto sopra l’archivio e altre due con i comignoli, sempre sul terrazzo.

Ulteriori 16.500 euro sono stati destinati al presidio ospedaliero di Acquapendente tra progettazione, direzione lavori, coordinamento della sicurezza, redazione della documentazione necessaria per ottenere l’autorizzazione paesaggistica nonché i lavori di rimozione e smaltimento dell’amianto nella canna fumaria del cortile esterno alla cucina, nella tubazione di scarico all’interno della intercapedine della sala mortuaria.

Altri 22.600 euro sono stati spesi per bonificare l’ospedale Andosilla a Civita Castellana e 51mila per il presidio ospedaliero di Ronciglione (qui sono stati dismessi cornicione, tre tubi di esalazione con relativi comignoli, una tubazione esterna, tre cassoni presenti sul terrazzo dell’ala nuova).

Ulteriori 10mila euro per il poliambulatorio di Valentano, poco più di 7mila per l’ospedale di Tarquinia, quasi 5mila per il Serd di Viterbo, mille per la struttura residenziale Binelli sempre nel capoluogo, quasi 2mila per la casa della salute di Bagnoregio e 1.500 circa per il centro di salute mentale di Tarquinia.

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