Uccise il figlio e lo lasciò sulla cassa di un supermercato: sconto di pena per la madre. I giudici: «Non ci fu premeditazione»

Uccise il figlio e lo lasciò sulla cassa di un supermercato: sconto di pena per la madre. I giudici: «Non ci fu premeditazione»
di Egle Priolo
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Mercoledì 28 Febbraio 2024, 13:55

PERUGIA - Uccise il figlio a coltellate in una centrale abbandonato per poi lasciare il corpo sulla cassa di un supermercato, chiedendo aiuto: in appello, pena ridotta a 16 anni di carcere e 3 successivi di ricovero in una clinica psichiatrica. Per la Corte d'assise d'appello non ci fu premeditazione.

Questa la sentenza appena emessa a Perugia per Katalin Erzsebet Bradacs, condannata in primo grado a 20 anni di reclusione (più 3 in clinica) per aver ucciso a coltellate il figlio Alex di due anni il primo ottobre del 2021. Era il maggio scorso e la Corte d'assise presieduta da Carla Maria Giangamboni le riconobbe il vizio parziale di mente, come attenuante prevalente sulle aggravanti contestate, compresa la premeditazione.

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