Terni. Ospedale Santa Maria:
a Medicina via i primi letti dai corridoi

Terni. Ospedale Santa Maria: a Medicina via i primi letti dai corridoi
di Umberto Giangiuli
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Lunedì 20 Maggio 2024, 08:58

Il direttore generale Andrea Casciari sta cercando di eliminare il fenomeno dei letti aggiuntivi nei corridoi partendo dal reparto più ingolfato: quello di Medicina Tutto questo è cominciato il 22 novembre 2022 è stato avviato il progetto al pronto soccorso dell'ospedale di Terni dei codici bianchi e verdi con i medici di medicina generale che danno una mano ai collegi dopo l’accordo con l’Usl 2 Umbria  per l’integrazione funzionale tra l’ospedale di Terni e quello di Narni riguardante l’utilizzo dei letti di area medica per tutti quei malati passati al pronto soccorso di Terni, dimessi ma ancora bisognosi di assistenza e cure. Non era facile affrontare il problema del sovraffollamento a Terni ma grazie al nuovo sistema  di efficientamento e la responsabilizzazione del personale per la prima volta non si vedranno più letti aggiuntivi in corridoio nei reparti  con maggiore grado di sovraffollamento afferenti ad dipartimento di Medicina: nello specifico si tratta del reparto di Geriatria, di Medicina Interna e Medicina Interna e Traslazionale. Tre strutture da sempre costrette a dover sopportare il maggiore numero di ricoverati. Nella necessità di altri posti aggiuntivi questi sono sempre disponibili in altre stanze già arredate. Il direttore della direzione medica Massimo Rizzo ha spiegato cosa succederà in futuro: «La misura organizzativa sarà estesa progressivamente e rapidamente a tutte le unità operative potenzialmente interessate con l’obiettivo di limitare da subito i disagi migliorare da subito l’accoglienza dei pazienti anche nelle situazioni di grande afflusso cui è ancora sottoposto con frequenza il nostro l’ospedale».

Bene anche la riorganizzazione del  Sitro (Servizio infermieristico, tecnico, riabilitativo e ostetrico) con il rinnovo degli incarichi delle funzioni organizzative, dei coordinatori e l'assegnazione anche degli incarichi di dirigenza medica ed i bandi di concorso per direttori di struttura complessa e riorganizzazione dei dipartimenti, passati da 10 a 8 con l’accorpamento di Testa-Collo e Neuroscienze in Neuroscienze e Organi Sensoriali, del dipartimento di diagnostica di laboratorio e di immagini in un unico dipartimento di Diagnostica. Tutta questa "rivoluzione" sanitaria e organizzativa è quello che si aspettavano da tempo i ternani. Per ora si è cominciato con tre importanti reparti riconducibili a Medicina ma il sistema organizzativo messo in atto, nel tempo verrà esteso anche agli altri reparti che faranno registrare una forte intensità di sovraffollamento.

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