PERUGIA - Con il raggiungimento delle risorse necessarie per restaurare il gonfalone con il Grifo rampante e l’affresco di Castel D’Arno (una Madonna con Bambino e le sante Lucia e Caterina d’Alessandria), l’Art Bonus perugino vola sempre più in alto. La cifra totale delle erogazioni, che fanno di Perugia un caso nazionale per la quantità, sfiora quota 2,5 milioni. Per la precisione gli euro donati dall’esercito di 559 mecenati ammontano a 2.418.625 euro. Risorse importanti che hanno permesso di mettere mano a tanti beni. Quanti? Inclusi alcuni per i quali sono in corso o stanno per partire gli interventi di riqualificazione, si contano 38 beni su un totale di 69. Al momento sono 31 invece quelli che devono ancora essere finanziati del tutto o in parte.
L’ultimo bene interamente finanziato è l’affresco sulla controfacciata della porta d’ingresso del castello di Castel D’Arno. I fondi necessari per restituire il giusto decoro alla storica opera sono stati donati da Antonello Palmerini, fra i mecenati più attivi della città dopo la Fondazione Brunello Cucinelli. Proprio dalla famiglia Cucinelli sono arrivate le risorse (500mila euro) per uno dei più grandi cantieri in corso, la riqualificazione del tratto urbano dell’acquedotto medievale. La prima parte dell’intervento ha riguardato la rimozione delle erbe infestanti, attività propedeutica per avviare attività di rilievo che consentiranno di ottenere informazioni dettagliate per il restauro vero e proprio di un simbolo della città.
Tornando al capitolo Art Bonus, recentemente sono stati inseriti nel progetto altri 5 beni. C’è lapide marmorea che ricorda i Caduti di San Martino dei Colli nella prima guerra mondiale (per il restauro serviranno 2.500 euro, poi la scultura della facciata di palazzo dei Priori che era caduta a terra poco tempo fa, che comporterà un intervento dal valore di 12.330 euro. In lista anche un’edicola votiva con affresco pittorico a Prepo, con la stima dei lavori che si attesta sui 10mila euro. Ci sono anche due grandi interventi destinati a restituire decoro a due pezzi di città. A ridosso del centro, si prevede di mettere mano a porta Sant’Antonio, al termine di corso Bersaglieri. Qua le risorse che serviranno per i lavori sono maggiori e, secondo la stima ammontano a 130mila euro. Spostandosi in periferia, serviranno invece 28mila euro per la riqualificazione della piazza interna del borgo storico di Collestrada dove, come riporta il progetto di fattibilità, è prevista la stesura di una «pavimentazione ecologica per la salvaguardia dei valori ambientali esistenti».