Dagli accertamenti è emerso che Marcelli insieme a un’altra persona ha realizzato a Gualdo Cattaneo «una serra adibita alla coltivazione intensiva di 8 piante di marijuana (di varie lunghezze, da 60 a 120 centimetri) destinate alla successiva cessione della sostanza stupefacente dalle stesse estraibile». Pesa, nei suoi confronti, l’«aggravante di aver commesso il fatto durante il tempo in cui si è volontariamente sottratto a un ordine di carcerazione».
Nel corso della perquisizione Marcelli (difeso dall’avvocato Vincenzo Bochicchio) è stato trovato in possesso di un paio di chiavi del lucchetto, un piccolo contenitore contenente una sim Iliad e una nanosim Fastweb, il passaporto scaduto di una tredicenne di Assisi, materiale idoneo per la realizzazione di una serra domestica, vari manoscritti, 1.800 euro in contanti, un quaderno con nomi e utenze scritte a mano, un hard-disk Toshiba da 1 Tb, il passaporto brasiliano del coindagato, un machete di 31 centimetri, un paio di coltelli da 8 e 15 centimetri, un cellulare marca Oppo. Quindi materiale forse riconducibile alla serra di marijuana: un ventilatore, un paio di timer e un termostato, lampade, pannelli e trasformatori.
Marcelli, condannato nel 2016 a 4 mesi di carcere per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate ai danni della convivente, deve espiare la pena di 4 anni e 4 mesi di reclusione per violenza sessuale, maltrattamenti e lesioni commessi nel 2021 nei confronti della nuova compagna. Il 49enne inoltre attende la sentenza definitiva relativa a una condanna a 6 anni di reclusione per maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale nei confronti di una terza donna con cui aveva convissuto. Stamani è prevista in carcere l’udienza di convalida col gip Elisabetta Massini, il pm è Mario Formisano.
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