Gubbio, i Ceri lasciano la basilica sul monte Ingino per raggiungere il palazzo dei Consoli in attesa del 15 maggio

La prima domenica di maggio si entra ufficialmente nella festa

La discesa dei Ceri
di Massimo Boccucci
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Domenica 5 Maggio 2024, 08:40

GUBBIO - Pronti a lasciare la basilica, il letargo è finito. Il destino secolare dei Ceri è questo. I ceraioli li portano la prima domenica di maggio in posizione orizzontale dalla basilica di Sant’Ubaldo sul monte Ingino fino alla sala dell’Arengo del palazzo dei Consoli attraverso piazza Grande appena riaperta. La discesa dei Ceri è il preludio alla festa del 15 maggio, il passaggio obbligato annunciato dalla messa in basilica, alle 8, officiata dal cappellano e vicario generale della diocesi, don Mirko Orsini, davanti ai protagonisti che poi li porteranno in città nello slalom tra i cantieri per i tanti lavori, soprattutto in piazza Quaranta Martiri.

Questo è il primo atto della festa 2024 per i Capitani, Luigino Bei e Fabio Mariani, e i Capodieci Francesco Morelli di Sant’Ubaldo, Simone Martini di San Giorgio ed Enrico Provvedi di Sant’Antonio. La voce del campanone, dalla torretta del palazzo dei Consoli, farà da colonna sonora per accoglierli così come nel giorno della vigilia alle 19, come da tradizione. Per la discesa dei Ceri la funivia Colle Eletto facilita il collegamento con la basilica del patrono.

Nell’occasione sono state rese note nei particolari le disposizioni per la sicurezza, facendo riferimento ai cambiamenti con inasprimento delle regole dopo il 2017 quando gli incidenti di piazza San Carlo a Torino hanno completamente trasformato l’approccio alle pubbliche manifestazioni.

Il piano è stato predisposto realizzato dall’ingegnere Matteo Costantini e varato d’intesa con il Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza, riunitosi a Perugia in vista del prossimo 15 maggio. I provvedimenti sono finalizzati a garantire la pubblica sicurezza senza condizionare la festa, aperta e partecipata per sua stessa natura.

Il dispositivo è stato assunto a livello nazionale come riferimento per manifestazioni analoghe ed è attualmente oggetto di una ricerca sull’analisi comportamentale della folla promossa dal dipartimento di ingegneria dell’università di Perugia. Tra le indicazioni di pubblica incolumità, riportate nel manifesto reso pubblico in queste ore, c’è il divieto di accedere in piazza Grande con passeggini e carrozzine, ombrelli, animali di qualsiasi razza e taglia, zaini e borse. Le raccomandazioni generali sconsigliano l’ingresso in piazza ai bambini di età inferiore ai 12 anni, a soggetti cardiopatici e donne in gravidanza o con difficoltà deambulatorie, anche temporanee. Novità di questa edizione 2024 è la videosorveglianza impiantata nel centro storico, con la copertura del percorso dei Ceri e un ulteriore prezioso strumento per poter avere in tempo reale la situazione relativa alla pubblica sicurezza.

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