ROMA Tanti, tanti soldi. La nuova Champions fa gola a tutti. A chi c’è già e agli altri che sono ancora in lizza per parteciparvi. Fino a giovedì, la Roma ha due strade per accedervi: l’impresa a Leverkusen, battendo i campioni di Germania (vincitori 2-0 all’Olimpico) e poi trionfare nella finale di Dublino. Oppure facendo filotto nelle ultime tre partite di campionato, a partire da domenica a Bergamo, sliding-door del torneo giallorosso. Ci sarebbe anche una terza via, ma quella non dipenderebbe più dai ragazzi di De Rossi: Atalanta vincitrice dell’Europa League (parte dall’1-1 del Vélodrome) e anziché cinque, i posti per l’Italia in Champions diventerebbero sei. Consideriamo lo scenario più nefasto: le cinque piazze. Tre sono praticamente già assegnate. La quarta, vede il Bologna con un vantaggio importante (+4), nonostante la brusca frenata nelle ultime 5 gare (4 pareggi e un successo). La Roma è a quota 60, raggiunta ieri sera dall’Atalanta vincente in rimonta a Salerno che però ha una gara da recuperare con la Fiorentina. Con l’harakiri della Lazio a Monza, il testa a testa è tra i giallorossi e la banda Gasperini a meno che la squadra di Motta non inciampi nelle ultime tre gare che vedrà i rossoblù impegnati con Napoli, Juventus e Genoa. I soldi, si diceva. La sensazione è che il nuovo formato della Champions (si passerà da 32 a 36 partecipanti con il montepremi che aumenterà del 35% rispetto allo scorso anno, ora è a quota 3,7 miliardi) acuirà la differenza già notevole, tra chi ci sarà e gli altri che resteranno a guardare. Basta farsi due calcoli per rendersene conto: la quota di partecipazione è uguale per tutti (18,62 milioni a club). Poi, con la garanzia di giocare almeno 8 gare (le squadre saranno divise in 4 maxi gironi) si andrà per merito: 2,1 milioni per una vittoria, 700mila euro per il pareggio. Le prime 8 classificate (che incasseranno altri 2 milioni) andranno all’eliminazione diretta; dalla nona alla ventiquattresima (si accontenteranno di un milione) playoff andata e ritorno. Senza contare che oltre al botteghino, la Uefa assegnerà anche 666 quote da 275 mila euro: l’ultima, la 36ª avrà diritto ad una. La prima a 36, quindi 9,9 milioni. Pioggia di denari che non si arresta qui: superata la prima fase e gli eventuali playoff ci saranno 11 milioni per chi accede agli ottavi, 12,5 per chi va ai quarti, 15 alle semifinaliste, 18,5 alle due in finale con la vincitrice che intascherà 6,5 milioni più altri 4 per la partecipazione alla Supercoppa europea. Milioni di motivi per esserci. De Rossi si trova quindi al bivio. Non vuole lasciare nulla ma è chiaro che dovrà fare delle scelte.
RUSH FINALE
A partire dalla gestione di Dybala che ieri ha tirato un sospiro di sollievo (gli esami hanno escluso una lesione agli adduttori) ma va comunque gestito.