Bledar Dedja, la doppia vita del 39enne ucciso nel bosco a Paderno: a casa moglie e figlia, nelle chat l'amante gay di 17 anni

Domenica 25 Febbraio 2024, 08:46

L'aggressione e il colpo fatale

L’assassino lo ha massacrato con venti fendenti. Quello letale, sferrato alla schiena, gli ha perforato un polmone, senza lasciargli scampo. Dedja ha cercato di difendersi: le braccia infatti erano piene di tagli e con una mano era anche riuscito ad afferrare la lama. Ma non è bastato. Nella colluttazione anche il 17enne è rimasto ferito a una mano. Poi è scappato a piedi, sbarazzandosi dell’arma del delitto: un grosso coltello da cucina che i carabinieri, armati di metal detector, avevano cercato per giorni nella boscaglia. Ma anche dei vestiti impregnati di sangue e delle chiavi dell’auto di Dedja. La Mercedes bianca classe B, parcheggiata sul luogo del crimine, era stata trovata chiusa. Delle chiavi nessuna traccia: né addosso al proprietario, né a terra. Tanto che i parenti, per aprirla, avevano usato la chiave di riserva. Dall’interno non mancava nulla, portafoglio compreso. Una circostanza che aveva portato a escludere la pista dell’aggressione a scopo di rapina. Si era parlato anche dell’ipotesi di una seconda persona coinvolta, usata come esca. Ma al momento non sembrano esserci evidenze di un complice.

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