«Finalmente, in questi ultimi anni la ricerca ha prodotto risultati importanti nel carcinoma ovarico – spiega Stefania Gori, presidente Fondazione AIOM – oggi sappiamo che un quarto delle pazienti sono portatrici di mutazioni BRCA1 e/o BRCA2, con implicazioni terapeutiche e familiari importantissime.
E sappiamo che una terapia di mantenimento con farmaci orali, gli inibitori di PARP, determina lunghe sopravvivenze nelle pazienti mutate e anche nelle pazienti non mutate, le quali rappresentano la maggior parte delle donne affette da carcinoma ovarico (75%). Con questa campagna vogliamo accendere i riflettori, per molti mesi, su questa malattia». Già attivo il sito www.manteniamociinformate.it con le informazioni fondamentali sul tumore ovarico: ad accogliere le visitatrici è un messaggio di benvenuto di Claudia Gerini, testimonial della campagna.
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