Si sblocca l'impasse di Natale e Capodanno su Ama e pulizia delle strade. Nel pomeriggio di ieri, firmato l'accordo sindacale: bonus per tutti, Ama risparmia (su carta) rispetto all'anno scorso, i lavoratori però, almeno alcuni, potrebbero portare a casa buste paga più pesanti rispetto al 2023. Andiamo per ordine. A Natale - 25 e 26 dicembre - e poi capodanno e befana, Ama finisce come da tradizione in panne: più rifiuti in strada e meno personale a disposizione. Su un organico che vede giornalmente 4.500 lavoratori Ama impiegati la necessità dell'azienda per provare a garantire un minimo di servizio è di averne disponibili 2.300 nei 4 giorni di festa. Negli anni scorsi il caos delle festività è andato avanti per giorni, fra le proteste dei cittadini. L'anno scorso, per evitare il solito caos, Ama chiuse un accordo grazie al quale erogava un bonus fino a 320 euro per quei lavoratori che, su base volontaria, fossero disponibili a raccogliere i rifiuti nei giorni festivi. Fino a poche ore fa, per quest'anno la situazione era in stallo: l'azienda cercava un modo per risparmiare, erogando meno bonus, provando anche a dirottare la spesa su bonus di welfare aziendale (come buoni benzina o buoni Amazon o voucher) che hanno il vantaggio di non essere gravati da tasse e balzelli. I sindacati, ovviamente, chiedevano moneta sonante.
IL PATTO
Alla fine, il punto di caduta è stato trovato con una formula accettata da Cisl, Fiadel e Uil ma respinta dalla Cgil che ha abbandonato le trattative.
Da Ama, circola comunque soddisfazione per l'accordo raggiunto che viene considerato innovativo e che va nella direzione di riconoscere lo sforzo dei lavoratori per assicurare il servizio nei giorni di festa. L'insoddisfazione della Cgil invece si articola sostanzialmente sul problema che non è il lavoratore a scegliere il turno del festivo nel quale prestare servizio. Resta il nodo politico principale: la mancanza di una soluzione organica del problema in grado di coniugare in maniere sistematica la necessità di pulizia e raccolta dei rifiuti con quella di garantire il giusto compenso ai lavoratori.