Roma, attraversamenti pedonali killer: la mappa dei trenta punti stradali da mettere in sicurezza

Nella Capitale circa il 27 per cento dei decessi oggi riguarda utenti deboli della strada, comprendendo anche i ciclisti

Roma, attraversamenti pedonali killer: la mappa dei trenta punti stradali da mettere in sicurezza
di Fabio Rossi
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Venerdì 3 Maggio 2024, 00:43 - Ultimo aggiornamento: 4 Maggio, 09:57

Trenta attraversamenti pedonali ad altissimo rischio da mettere in sicurezza, in una città dove il numero delle vittime sulle strade e ancora troppo alto anche per chi va a piedi (già sei vittime nei primi mesi del 2024). A Roma gli incidenti che coinvolgono i pedoni sono ancora in aumento e circa il 27 per cento dei decessi oggi riguarda utenti deboli della strada, comprendendo anche i ciclisti. Per invertire questa tendenza il Campidoglio ha messo in campo una serie di interventi sui cosiddetti black point, scegliendone due per ogni municipio, su indicazione delle stesse ex circoscrizioni. I lavori porteranno cambiamenti sostanziali nei punti interessati: dal rifacimento della segnaletica - orizzontale, verticale e luminosa - al controllo e la riduzione della velocità, fino alla riorganizzazione degli incroci, anche con la realizzazione di nuovi cigli e isole spartitraffico, e alla risistemazione degli spazi di sosta e dei semafori. Tutto ciò, da concludere entro l’estate, per un investimento complessivo di 4,6 milioni di euro, in buona parte finanziati con i fondi del Piano nazionale della sicurezza stradale del ministero dei Trasporti.

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Roma, attraversamenti pedonali killer


Nel I Municipio le intersezioni scelte per i lavori sono quella tra via Odoardo Beccari e via Ambrogio Contarini, sull’Ardeatina, e tra via Ferdinando di Savoia e via Maria Adelaide, nei pressi di piazza del Popolo.

Nel II si interverrà sull’incrocio tra via Ravenna e via Cremona, vicino a piazza Bologna e quello all’altezza del civico 54 di largo Somalia. Occhi puntati su Talenti, nel III municipio, si lavorerà alle intersezioni tra via Ugo Ojetti e via Francesco Jovine e tra via Montasio e la Nomentana. Al Tiburtino (IV) l’attenzione è stata fissata sui tratti tra via Recanati e via Cingoli e tra via di Pietralata e via dell’Acqua Marcia. Nel V i cantieri riguarderanno le intersezioni di via dell’Acqua Bullicante con via Formia e via Casilina. Nel VI municipio verranno messi in sicurezza i black point di via Casilina, all’altezza di via del Casale del Torraccio e di via di Fontana Candida. Nel VII (Appio-Tuscolano) i punti da rifare sono quello tra via Aosta e via Casoria e quello tra via Appia Nuova e piazza dei Re di Roma. Nel VIII i lavori sono previsti tra circonvallazione Ostiense e via Nicolò da Pistoia e tra via Ostiense e piazzale Ostiense. All’Eur (IX) si interverrà su viale Europa-viale Beethoven e a Mezzocammino su viale dei Caduti per la Resistenza-via degli Eroi di Coo. Nel X (Ostia) sono state scelte le intersezioni via Vasco De Gama-via Vincenzo Vannutelli e via delle Isole di Capoverde-via dei Panfili. Nell’XI si lavorerà tra via Portuense e viale Antonio Martini e tra via Quirino Maiorana e via Oderisi da Gubbio. Nel XII lavori previsti sulla circonvallazione Gianicolense (angolo via Francesco Amici) e in piazzale Dunant (via di Monteverde). Nel XIII saranno ristrutturati gli attraversamenti in via Baldo degli Ubaldi-via Girolamo Vitelli e in via di Boccea, all’altezza del civico 231. Le aree prescelte nel XIV sono invece quella tra viale dei Monfortani-via Eugenio Tanzi e quella su via Trionfale, in corrispondenza del civico 8872. Nel XV, infine, si interverrà in via di Vigna Stelluti (civico 187) e via Cassia (1200). «Questo sarà un anno molto importante per la sicurezza stradale, perché interverremo su 45 black points di cui 30 pedonali, due per ciascun municipio - spiega l’assessore capitolino alla mobilità, Eugenio Patanè - compiendo significativi passi in avanti nel solco del programma “Vision Zero” che ha l’obiettivo di ridurre entro tre anni del 20 per cento ed entro dieci anni del 50 per cento il numero dei decessi e dei feriti gravi». Molto importanti, sempre in tema di sicurezza stradale, «sono i lavori per realizzare isole ambientali e zone 30, che servono a rendere le strade della Capitale più sicure e a restituire lo spazio fisico alle persone, togliendolo alle automobili», sottolinea Patanè.

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