De Girolamo si dimette: questo governo non mi ha sostenuto

Nunzia De Girolamo
di Claudio Marincola
3 Minuti di Lettura
Lunedì 27 Gennaio 2014, 07:19 - Ultimo aggiornamento: 14:37
Dimissioni. Nel momento in cui ormai pi nessuno forse se l’aspettava, il ministro delle Politiche agricole Nunzia De Girolamo ha deciso di fare un passo indietro: Il governo non mi ha difeso, voglio salvaguardare la mia dignit. Dopo Josefa Idem (Pd), costretta anche lei alle dimissioni, l’esecutivo guidato da Enrico Letta subisce così la seconda uscita di scena di un ministro nell’arco di meno di 9 mesi, cui si aggiungono quelle dei vice ministri Archi e Fassina e del sottosegretario Biancofiore. La Camera avrebbe esaminato la mozione di sfiducia alla De Girolamo - presentata dai Cinque stelle - il prossimo 4 febbraio. Era già in agenda. E non è detto che sarebbe stata respinta come fu per la Cancellieri. Anzi. Nel Pd, tra i renziani, il mal di pancia covava da tempo.



Vicenda «surreale» La vigorosa autodifesa dai banchi di Montecitorio, piena di riferimenti, dettagli, accenni di storia personale ma anche di accuse, non era riuscita a cancellare le sfumature di grigio. Quel giorno, il 17 gennaio, il premier Enrico Letta, appena rientrato dal Messico, non era presente in Aula. Ma aveva comunque definito in un colloquio personale col ministro «surreale» la vicenda in cui c’è di tutto: multe, mozzarelle, bar intestati a parenti che avrebbero goduto di una particolare protezione.



L’inchiesta Al centro dell’inchiesta, che potrebbe avere clamorosi sviluppi nelle prossime ore, ci sono il ”direttorio“ che avrebbe monopolizzato gli appalti della sanità sannita e le intercettazioni abusive registrate e fatte avere alla procura di Benevento dall’ex direttore amministrativo della Asl sannita Felice Pisapia. Personaggio chiave dell’inchiesta, principale accusatore della De Girolamo, sottoposto all’obbligo di dimora. I contrasti sul territorio, uniti al fatto di essere entrata nell’elenco dei «sospettati», hanno spinto la esponente del Nuovo centro destra - moglie di Francesco Boccia, deputato del Pd e presidente della commissione Bilancio della Camera - a farsi da parte. La decisione libera dall’imbarazzo il governo Letta prima che il previsto rimpasto restringa ulteriormente il campo d’azione. Al tempo stesso, anticipa i possibili sviluppi giudiziari dell’inchiesta condotta dal pool guidato dal procuratore Giuseppe Maddalena. Le indagini, con la sfilata di testimoni in Procura, avevano subito negli ultimi giorni un’accelerazione. La posizione del ministro rischiava di farsi più delicata e il contraccolpo si sarebbe trasmesso al governo.



Il ministro delle Infrastrutture e trasporti Maurizio Lupi è stato tra i primi a esprimere solidarietà alla collega dimissionaria: «Rispetto il grande gesto di dignità di Nunzia - ha scritto Lupi - rispecchia la sua passione per la politica sempre disinteressata e desiderosa solo di voler costruire un futuro più giusto».



Il gesto Di «gesto dignitoso» parlano anche Barbara Saltamartini e Osvaldo Napoli (Ncd). E mentre il portavoce della segreteria pd, Guerini, «prende atto», il dem Edoardo Patriarca rovescia la prospettiva: «Tutto quello che porta chiarezza fa bene al governo». E attacca: «Le vicende non chiare, come quella della De Girolamo, ma penso anche alla Cancellieri - precisa Patriarca - sono un ostacolo: l'esecutivo in questo momento deve continuare con sempre maggiore decisione». «È il quinto ministro dell’Agricoltura in 5 anni», fa notare il presidente della Coldiretti Moncalvo, che ringrazia la De Girolamo «per il lavoro svolto con passione ed impegno».



La lobby Sul tappeto restano l'attuazione della riforma della politica agricola europea (Pac) e l'appuntamento dell'Expo. Da qui l’urgenza di coprire al più presto la casella lasciata libera dal ministro che si era fatta molti “nemici” adottando decreti anti-ogm. C’è chi, tra i difensori della De Girolamo, farebbe risalire a questa sua posizione l’inchiesta che l’ha coinvolta. Una spy story che promette sviluppi ma che, dopo il colpo di scena di ieri, potrebbe perdere energia e sgonfiarsi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA