Rigopiano, il cuoco scampato alla tragedia insieme alla famiglia: «Ci sentiamo ancora miracolati»

Rigopiano, il cuoco scampato alla tragedia insieme alla famiglia: «Ci sentiamo ancora miracolati»
2 Minuti di Lettura
Giovedì 18 Gennaio 2018, 14:01
«Mi sento miracolato. Non sappiamo cosa abbiamo fatto noi per meritare questo, cosa dovrei fare per ripagare tutto questo bene che mi è venuto addosso». Parla Giampiero Parete, il cuoco che lanciò l'sos, scampato alla tragedia di Rigopiano, quel 18 gennaio di un anno fa, insieme alla moglie e ai due figli. «Ho vissuto l'ultimo giorno dei 29 angeli. È difficile da dimenticare, sto sempre con il pensiero a loro», ha detto Parete all'uscita dalla chiesa di Farindola dopo la messa per commemorare le 29 vittime. «Sono qui - ha aggiunto Giampiero Parete - perché voglio stare insieme ai parenti delle vittime. Voglio ricordare insieme a loro tutto quel dolore che abbiamo vissuto». Parete torna a quei drammatici momenti, quando lui, che era uscito per prendere dei medicinali in macchina, e il tuttofare dell'hotel Fabio Salzetta, che tra le macerie ha perso la sorella e ha aiutato i soccorritori a indirizzare gli interventi di salvataggio, si sono trovati soli nella tormenta con l'hotel alle spalle inghiottito dalla valanga.
Parete dice di non ricordare molto di quel pomeriggio del 18 gennaio: «In quegli attimi così concitati ero sotto shock, ricordo e non ricordo quella sera. Però abbiamo fatto tantissime telefonate per far sì che ci venissero a salvare». A proposito di come è cambiata la sua vita e quella della sua famiglia, il cuoco ha detto: «Associamo la neve al pericolo e pure i miei figli lo fanno con gli alberghi».
© RIPRODUZIONE RISERVATA