La strada delle riforme in Italia si presenta come sempre (e anche oggi) lunga e accidentata, ma già trent'anni fa c'è stato un tentativo importante per rivedere i meccanismi della pubblica amministrazione, in una ottica di modernità. Una sorta di road map che potrebbe presentarsi utile al governo Meloni. L'idea di ripescare ciò che fu pensato durante il governo Amato è contenuta in un libro appena pubblicato che esamina i cambiamenti successivamente intervenuti e individua le concrete possibilità di riprendere oggi, secondo un’idea di Stato essenziale, quel percorso. Incompiuto ma non cancellato.
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Gli autori del volume intitolato "1993.
Le deleghe ottenute dal Parlamento diventano strumento di riforma. Nel caso del lavoro pubblico, si realizza un disegno opinabile ma ambizioso. Facendo leva sull’ingresso delle nuove tecnologie informatiche, si ipotizza un radicale cambiamento dell’azione pubblica dall’approccio per procedimenti a quello per risultati. Il modello gestionale prescelto, per quanto compatibile, è quello delle scienze aziendali: separazione tra indirizzo (politico) e attuazione (amministrativa), autonomia e responsabilità della dirigenza, contabilità economica analitica per centri di costo, controlli interni, “privatizzazione” del rapporto di lavoro, normali relazioni sindacali fondate sul “buon datore di lavoro” che mai abdica ai propri. I diritti del libro sono destinati a Telethon.
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