«E' stata un'iniziativa dei catechisti, da me subito condivisa anche nella scelta del brano musicale spiega il parroco, padre Bruno Mustacchio , con la quale si è voluto festeggiare, rispettando tutte le disposizioni anti-Covid, il ritorno della nostra comunità a potersi relazionare. Un momento ludico per i bambini e un momento di festa condivisa per i nostri parrocchiani. L'andare a messa rappresenta per tutti i fedeli, e in particolare qui al borgo, una possibilità in più d'incontro e di socialità. Un momento ricreativo dopo le Prime Comunioni, per la prima volta dall'inizio della pandemia. Un segno di rinascita e speranza». In piazza davanti alla chiesa i piccoli danzatori - due gruppi uno di 11 e l'altro di 10 hanno eseguito una coreografia distanziata, indossando la mascherina e seguendo il ritmo coinvolgente della canzone scritta dal musicista e produttore africano, con la collaborazione della cantante Nomcebo. Secondo alcune traduzioni in italiano, il testo del ritornello recita «Gerusalemme è la mia casa e ora lo so, tu puoi guidarmi e non lasciarmi solo».
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