Fallimento Latina Ambiente
Mignano vuole essere sentito

Il giudice fissa un calendario di udienze Ventisei persone sul banco degli imputati

Tribunale di Latina
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Giovedì 9 Maggio 2024, 23:55

L’UDIENZA

Nuovo rinvio dell’udienza preliminare a carico delle 26 persone chiamate a rispondere a vario titolo del fallimento della società Latina Ambiente, fallimento che è stato dichiarato dal Tribunale il 7 dicembre 2016. A causa di una mancata notifica ieri mattina il gup Laura Morselli ha comunque preso atto di alcune istanze e fissato un calendario delle udienze da luglio fino a novembre. Sul banco degli imputati per i quali il pubblico ministero Marco Giancristofaro ha chiesto il rinvio a giudizio per 26 imputati. Tra loro gli ex presidenti della società mista, gli ex membri del consiglio di amministrazione, i componenti del collegio di sindaci revisori , i rappresentanti di una società di revisione, oltre a tecnici e funzionari comunali.

LE CONTESTAZIONI

Secondo l’accusa avrebbero provocato, con l’omissione dei controlli contabili e di bilancio il fallimento della partecipata del Comune. Alcuni degli indagati avrebbero occultato «perdite nel corso della gestione 2007-2013, stimate in non meno di 18 milioni e mezzo di euro mediante l’imputazione di ricavi e proventi Tia extra rispetto ai montanti Pef dello stesso periodo, con conseguente erosione del capitale sociale». La prossima udienza è stata fissata per l’11 luglio quando saranno definite alcune questioni procedurali poi si tornerà in aula il 3 ottobre per ascoltare l’ex presidente della società Giacomo Mignano (oggi consulente della sindaca Celentano) che ha chiesto di rilasciare spontanee dichiarazioni e il giudice deciderà se accogliere l’istanza di Marco Brinati di acquisire agli atti una consulenza tecnica. Il 24 ottobre la parola passerà al pubblico ministero e il 21 novembre inizierà la discussione da parte del collegio difensivo composto dagli avvocati Renato Archidiacono, Luca Giudetti, Luigi Di Mambro, Orlando Mariani, Fabio Federici.

Nessuno per ora ha depositato richieste di riti alternativi mentre è agli atti la richiesta di costituzione di parte civile della curatela fallimentare, rappresentata dall'avvocato Stefano Preziosi.

Per quanto riguarda il Comune di Latina – parte offesa nel procedimento – era rappresentato dall’avvocato Francesco Cavalcanti che però non ha depositato alcuna richiesta visto che l’amministrazione guidata da Matilde Celentano sembra intenzionata a non costituirsi. Il tutto alla luce della delibera approvata a dicembre che dà il via libera ad una transazione con la società Latina Ambiente in fallimento.

L’INTESA

Secondo l'accordo raggiunto il Comune verserà alla curatela 6 milioni di euro a fronte di una pretesa creditoria di circa 18 milioni, chiudendo definitivamente tre contenziosi in essere, il più vecchio dei quali risalente al 2016. Oltre a ciò il primo cittadino ha ricevuto mandata dalla Giunta per procedere alla nomina di un consulente legale speciale esterno che valuti, aveva sottolineato la Celentano «anche alla luce delle recenti novità intervenute nel rapporto tra la curatela del fallimento Latina Ambiente e il Comune di Latina, se ricorrano o meno gli estremi per sostenere una eventuale costituzione del Comune parte civile nel procedimento per la presunta bancarotta della partecipata fallita, ovvero se la tutela degli interessi dell’ente e dei cittadini debba molto più opportunamente avvenire in altra sede».

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