Una galassia di diciotto società intestate a prestanome che di volta in volta, a seconda delle esigenze, erano utilizzate per comprare immobili all'asta, ottenere finanziamenti, emettere fatture per operazioni inesistenti necessarie per riciclare denaro.
Le "teste di legno", tutte indagate per intestazione fittizia di beni, venivano scelte tra parenti, amici o semplici conoscenti. Alcuni già noti alle forze dell'ordine, tutti gli altri degli insospettabili. Qualcuno anche troppo.
L'ANZIANO
È il caso di P.G., 84 anni, originario di Cremona, ma residente ad Anzio. L'anziano, stando agli accertamenti di polizia e guardia di finanza, è risultato essere socio o amministratore di quattro società che secondo le accuse erano di fatto controllate dall'imprenditore edile di Veroli Paolo Baldassara, sodale di Angelo De Santis. L'84enne, ad esempio, era il formale amministratore di una società che, secondo le accuse, in poco più di due anni avrebbe emesso fatture per operazioni inesistenti per oltre 3 milioni di euro a favore delle società controllate da De Santis. Col tempo però per l'anziano stava diventando sempre più duro far fronte a tutte le incombenze. E chi come l'avvocato Gennaro Cicatiello, sodale di Baldassarra, doveva tenere le fila del sistema dei prestanome aveva il suo bel da fare per convincerlo ad onorare gli impegni legati alle sue cariche societarie.
Succede, ad esempio, nel luglio del 2021. L'anziano deve recarsi presso la sede della Banca Popolare del Frusinate per firmare alcune carte. Il giorno prima dell'appuntamento, come emerge dalla sintesi di un'intercettazione riportata nell'ordinanza di custodia cautelare, l'avvocato Cicatiello lo avverte che lo andranno a prendere ad Anzio con l'auto e dopo aver sbrigato le pratiche lo riporteranno a casa. «C'è da mettere una decina di firme», gli dice l'avvocato. Al che l'anziano prima chiede a cosa servano le firme, poi aggiunge che è stanco di fare quelle cose. L'avvocato gli dà ragione ma aggiunge che non «possono fermare la macchina» da un momento all'altro. L'anziano, a malincuore, sembra arrendersi all'evidenza, però insiste sul punto e avverte l'avvocato che lui ormai «non riesce a tenere la forchetta, figuriamoci a firmare».
All'accompagnamento dell'anziano da Frosinone ad Anzio s'interessa anche l'imprenditore Paolo Baldassara che dà le disposizioni a Cicatiello: chi accompagnerà l'anziano non deve entrare in banca.