Compensazione
Più di impatto potrebbe invece essere la seconda misura allo studio del Tesoro: il divieto di compensare i crediti del Superbonus con i contributi dovuti all’Inps per i propri dipendenti. Una misura che serve a mettere al riparo l’Istituto di Previdenza da brutte sorprese per i suoi conti. Che però rischia di rendere inutilizzabili una parte dei crediti per il sistema bancario, in particolare per quelle banche che hanno scontato fatture del superbonus per valori molto elevati. I titoli bancari ieri sono stati penalizzati in Borsa. Gli operatori hanno iniziato a stimare quanto impatterebbe sui bilanci degli istituti lo spalma-bonus. Se la misura si dovesse applicare, come sembra nelle intenzioni del governo, solo al 2024, gli effetti per le banche sarebbero di scarsa rilevanza. In caso di misura retroattiva, invece, le cose cambiano.