Il giovane prosegue. «E' vero - continua Simone Santoleri, indagato assieme al padre Giuseppe dell'omicidio della donna assieme all'accusa di aver successivamente distrutto od occultato il cadavere - ma non è tutto. Lei non è che mi odiasse ma voleva purificarmi. Si era fissata che fossi un indemoniato da quando avevo mostrato passione per la musica metal e mi vestivo di tendenza. Un giorno distrusse addirittura la mia collezione di dischi e rovinò alcuni capi di abbigliamento metal ed io piansi molto e mi arrabbiai. Ma nemmeno questo basta. Spesso, sempre per "purificarmi" e scacciare il demonio, mi gettava addosso delle secchiata di acqua gelida. Un giorno mi fece andare a scuola senza indumenti intimi ed il giorno del mio diciottesimo compleanno, mi chiuse a chiave nella mia stanza e spruzzava acqua benedetta davanti alla porta».
Riguardo alle indagini, ieri i carabinieri sono tornati nell'abitazione di padre e figlio, sotto sequestro, per cercare altri indizi.
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