Indizi di donna
per un puzzle d'amore

Indizi di donna per un puzzle d'amore
di Leonardo Jattarelli
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 25 Marzo 2015, 16:33
«Vi sono degli esseri misteriosi che se ne stanno come sentinelle a ogni bivio della nostra esistenza». Cita Patrick Modiano e non potrebbe fare altrimenti Laurent, proprietario di “Le Cahier Rouge”, una piccola libreria nel cuore di Parigi dove i tanti personaggi dei libri che la abitano sembrano incrociare le proprie vite con quelle dei molti affezionati clienti.

Modiano

Non cita Modiano a caso perché lui, Laurent, e la misteriosa donna dal taccuino rosso che sta cercando disperatamente per tutta la città, sembrano proprio usciti da uno dei dagherrotipi letterari dello scrittore fresco di Nobel. Ma qui le “ombre” di Modiano diventano cose: un accendino, una ricetta delle animelle di vitello, un efferalgan, tre piccoli sassi, una Montblanc, un fermaglio per i capelli...solo alcuni degli oggetti contenuti nella borsa di Laure, la donna misteriosa alla quale proprio quella borsa è stata rubata e che Laurent ritrova abbandonata su un marciapiedi senza, ovviamente, conoscere l’identità della proprietaria.

Antoine Laurain, l’autore di “La donna dal taccuino rosso” (Einaudi, 164 pagine, 17 euro) assembla lentamente, meticolosamente, con divertimento e curiosità le tessere di un puzzle romantico mano a mano che gli oggetti diventano indizi, che le pagine di un taccuino si trasformano da diario intimo a percorso di ricerca, che l’essenza contenuta in una boccetta di profumo inizia a lasciare una scia di vicinanza, di attesa, di condivisione, di sentimento tra i due sconosciuti, lui e lei, Laurent e Laure.

Per tutto il romanzo, Laurent è dunque quella «sentinella al bivio dell’esistenza» dell’affascinate Laure soprattutto dopo essere stato mollato dalla sua ultima preda, Dominique. Come non rimanere colpiti dalle annotazioni su quel taccuino? «In realtà avrei bisogno di un’amica come me, sono sicura che sarei la mia migliore amica», «Mi piace l’odore d’incenso nelle chiese, mi piace il velluto, e la felpa di velluto. Mi piace pranzare in giardino. Mi piace Erik Satie. Comprare un’integrale di Satie», «Mi piace il buio che scende tardi d’estate. Mi piace guardare gli uomini dormire dopo l’amore. Mi piace aprire gli occhi quando nuoto sott’acqua».

L'indizio

Laurent non pensa ad altro: deve trovare quella donna. Ed ecco che torniamo a Patrick Modiano. Sì, perché l’unico indizio certo, il nome “Laure”, lo offre proprio l’autore di “Via delle Botteghe Oscure”: nella borsa della donna sconosciuta, infatti, Laurent trova un suo libro “Accident nocturne”, con una dedica: «A Laure, in ricordo del nostro incontro sotto la pioggia. Patrick Modiano». Ipotizzabile mettersi a Parigi alla ricerca anche di Modiano per sapere qualche dettaglio in più su Laure? Laurent non lascia nulla di intentato...l’idea gliela offre sua figlia adolescente, Chloé, alla quale il padre ha confessato tutto: «Papà, devi andare a trovare Modiano. Hai sentito? Parlo seriamente, devi chiedere a lui, è l’unico che l’abbia vista e dovrebbe ricordarsi di lei...». Laurent scrolla le spalle, ma poi...cede. E la ricerca continua. Antoine Laurain confeziona una storia romantica, divertente, imprevedibile, estremamente cinematografica, come un novello Truffaut della pagina scritta affidandosi alla leggerezza e alla delicatezza proprie di un inizio d’amore. Quando non c’è tempo per ragionare ma solo per desiderare ciò che ancora non si ha.
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