In crociera da Capo Horn fino in Antartide

(foto di Evelyn Pfeiffer)
di Sabrina Quartieri
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Mercoledì 23 Settembre 2015, 11:07 - Ultimo aggiornamento: 18 Ottobre, 13:10

Nell’immaginario comune è una meta estrema, riservata ai viaggiatori più audaci: le temperature rigide e le sconfinate distese di “deserto” ghiacciato rendono l’Antartide una delle ultime frontiere ancora vergini della Terra. Uno spazio imponente e misterioso ai confini del mondo, capace di regalare sorprese straordinarie e di far vivere delle esperienze indimenticabili ai suoi visitatori.


A partire dalle emozioni che si provano di fronte alla particolarissima natura, quando si incontrano pinguini, foche o albatri e si avvistano grandi balene ed elefanti marini. In un'atmosfera stimolante e ricca di attività quotidiane, tra lunghe camminate esplorative sulla neve o sulle spiagge incontaminate del Continente Bianco, raggiunte con i gommoni Zodiac, si può partecipare ad una vacanza in una terra piena di fascino e ancora inviolata, approfittando della grande esclusiva del Tucano Viaggi Ricerca.

Riconosciuto come unico membro italiano della Iaato, l’organizzazione ufficiale degli operatori antartici, il Tucano mette a disposizione tutta la sua esperienza per accompagnare i turisti alla scoperta di questa incredibile terra.

Un viaggio (non proprio per tutte le tasche, da 9.050 euro a persona) di 15 giorni, prima in Argentina, poi nella Penisola Antartica, con quest’ultima fatta in crociera: a bordo della motonave Ocean Nova si affrontano la traversata oceanica e la navigazione tra fiordi e canali. Valore aggiunto del tour, la presenza in viaggio di un grande conoscitore dell’avifauna, Fernando Spina. Con la luce antartica, intensa e pura, sarà fantastico fotografare o filmare le incredibili bellezze che il grande naturalista Spina svelerà ai suoi compagni. Ma per iniziare l’esplorazione vera e propria del Continente Bianco, bisogna attendere qualche giorno.

Il tour comincia infatti da Buenos Aires, per una prima visita nella brulicante capitale argentina, raggiunta in volo dall’Italia; poi, si passa ad Ushuaia, capoluogo dell’affascinante provincia della Terra del Fuoco. Tra cime inviolate, laghetti color smeraldo, torbiere e cascate, una mattinata viene dedicata all’escursione nella riserva naturale del Parco Nazionale, 63mila ettari di territorio alla “fine del mondo”. Poi, finalmente, ha inizio il trasferimento a bordo della motonave Ocean Nova, per procedere con la navigazione. Prima tappa, lasciare le acque riparate del Canale di Beagle e aggirare il mitico Capo Horn. E’ da qui che parte la tanto attesa traversata in oceano aperto, lunga ben 900 chilometri, verso l’Antartide. Siamo nel mezzo del leggendario Stretto di Drake, un tratto di mare burrascoso e privo di terre emerse.

Saranno gli avvistamenti sempre più frequenti di tipici uccelli migratori, come albatri e petrelli delle nevi, e la presenza di iceberg sempre più imponenti, a far capire ai viaggiatori che l’Antartide è stato raggiunto. D’ora in poi, le giornate si trascorrono a bordo della Ocean Nova, muovendosi lentamente tra spettacolari ghiacciai scolpiti dal vento e dalle onde del mare, e ancora lungo fiordi, insenature e baie della Penisola. Quotidianamente, sono previste delle discese a terra, per osservare da vicino l’ambiente e la fauna antartica, come i pinguini Chinstrap, le foche e gli elefanti marini, adagiati sulle pareti di roccia basaltica delle isole Shetland Meridionali. Particolarissima, tra queste, la tondeggiante Deception Island, detta “ingannevole” perché girandole attorno si scopre che in realtà lei non è affatto un’isola come le altre. Le scogliere battute dalle onde dell’oceano celano un passaggio che lascia intravedere un mare interno. L’isola “ciambella” mostra infatti un antico sprofondamento della caldera di un vulcano, successivamente occupato dall’acqua piovana e dal mare.

E’ quasi surreale il fenomeno che si compie proprio qui, in uno dei punti più freddi della Terra: dalla sabbia filtrano da sempre fumanti sorgenti d’acqua calda e fumarole. Nella vasta baia interna, inoltre, accanto alle ossa di balena, si trovano ancora i resti di una vecchia stazione baleniera e degli ambienti adibiti alla lavorazione del grasso. Indimenticabile, l’esperienza di immergersi in questi luoghi e godersi un po’ di relax coccolati dal tepore di incontaminate pozze naturali d’acqua calda. Con le ultime visite antartiche del giorno successivo, si conclude l’emozionante viaggio di andata e si comincia la risalita del continente americano, via mare fino a Ushuaia, poi volando verso Buenos Aires, per rientrare infine in Italia. Prossime partenze 8 novembre 2015 e 28 febbraio 2016. Per informazioni: http://www.tucanoviaggi.com).