Terni, ladri acrobati
rubano in piazza Clai
le grondaie di rame

Numerosi furti messi a segno, lo sconforto dei residenti: «Costretti a spendere molti soldi per sostituire le canale»

Terni, ladri acrobati rubano in piazza Clai le grondaie di rame
di Nicoletta Gigli
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Sabato 20 Aprile 2024, 07:06

Ladri acrobati in azione nel cuore del centro per portar via merce molto ingombrante. Diversi metri di tubi dei discendenti in rame per lo scolo delle acque piovane sono stati smontati nel cuore della notte da due abitazioni private nella zona di piazza Clai. Le vittime si sono rese conto del furto solo il mattino seguente e non hanno potuto fare altro che segnalare l’accaduto alle forze dell’ordine perché facciano luce sul doppio colpo.

«E’ successo nella notte tra mercoledì e giovedì» racconta una donna che ora è stata costretta a mettere mano al portafogli per rimediare alla sparizione del prezioso metallo sostituendo i discendenti. «Ho chiuso le persiane alle undici e mezza e poi sono andata a dormire. La mattina dopo mi sono accorsa che erano spariti i discendenti in rame e poi ho saputo che non ero stata la sola ad aver subito questo tipo di furto». La certezza è che nel cuore della notte i ladri, che si sono arrampicati per raggiungere i tetti delle case prese di mira, hanno smontato con cura due metri di discendenti di rame che erano in una posizione non comoda da raggiungere. Poi, sempre in via San Vincenzo, nel cuore di piazza Clai, si sono messi al lavoro per portar via altri tubi pluviali fino a raggiungere gli otto metri d’altezza da terra.

Stesso lavoro e nelle stesse ore su un’altra abitazione che sta in via degli Artieri, a pochi metri di distanza dal luogo dove si è consumato il primo furto. In questo caso però hanno rinunciato al lavoro acrobatico. Si sono limitati a svitare dal muro e poi smontare pezzo dopo pezzo un altro discendente in rame fino a raggiungere i sei metri da terra.

Singolare il fatto che nessuno abbia sentito rumori sospetti. Ancor più strana la circostanza che i ladri, che sono andati a spasso per i vicoli del centro storico trasportando merce a dir poco ingombrante e non certo invisibile, siano riusciti ad allontanarsi senza difficoltà. La speranza è che qualche telecamera privata della zona possa aver immortalato il loro passaggio. Significativa la conta dei danni, con una delle vittime del furto costretta a rivolgersi al lattoniere e a pagare cifre importanti: «Servono trecento euro a pezzo anche perché mi sono informata e ho saputo che in questa zona la sostituzione dei discendenti non può essere fatta col finto rame». Furti di questo tipo hanno riguardato altre abitazioni private del centro, visibilmente private dei tubi d’oro rosso che fanno gola a chi commercia un metallo il cui costo ha raggiunto cifre da capogiro. La certezza è che i pluviali e i discendenti che si trovano agli angoli delle case vanno a ruba.

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