Luci di marcia diurna: cosa dice il
Codice della strada e che si rischia

Luci di marcia diurna: cosa dice il Codice della strada e che si rischia
di Ruggero Campi
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Mercoledì 22 Febbraio 2017, 20:09
Grazie Fernando per avermi scritto e per avermi fatto aprire e leggere una lettera manoscritta, piccolo piacere che, in epoca digitale e immateriale, ormai va scomparendo. Il tema che propone è molto interessante, e Fernando parla a ragion veduta perché - da ex agente di commercio - credo che di km ne abbia percorsi tanti e quindi non gli manchi una grande esperienza di guida sul campo. “Le luci di posizione delle nuove vetture – mi scrive – sono d’ufficio sempre accese. Quelle posteriori no. E a me sembra un bel pericolo. Infatti in galleria, o in altri casi critici non abbiamo più l’aiuto per essere visti”. Un bell’argomento, vediamo di fare il punto. Il Codice della Strada è chiaro: dal 2010 tutti i veicoli a motore durante la marcia FUORI dei centri abitati (attenzione, i ciclomotori, motocicli, tricicli e quadricicli anche all’interno dei centri abitati) hanno l'obbligo di usare le luci di posizione, i proiettori anabbaglianti e, se prescritte, le luci della targa e le luci d'ingombro. In buona sostanza, quando appare il cartello con il nome di un centro abitato e striscia rossa diagonale (indicazione che segnala che si sta superando il limite urbano), occorrono le luci di posizione e gli anabbaglianti accesi, anche di giorno. Se però il nostro veicolo ne è dotato, possiamo usare - anche fuori dei centri abitati - le cosiddette “luci di marcia diurna”, ovvero due luci anteriori specifiche, che si accendono automaticamente quando si mette in moto e che devono essere installate dal produttore dell'auto. Un apposito decreto regolamenta il montaggio delle luci diurne in aftermarket per quei veicoli che ne erano sprovvisti all'origine: il kit deve essere omologato e montato in un’officina che rilasci una dichiarazione d'installazione a regola d'arte; bisognerà poi andare alla Motorizzazione Civile per sottoporre il veicolo a visita e prova con contemporaneo aggiornamento della carta di circolazione. Le luci di marcia diurna, che consentono un buon risparmio energetico e di prolungare la vita delle nostre lampade anabbaglianti, sono dunque consentite anche fuori città, ma sempre mezz’ora dopo il sorgere del sole e mezz’ora prima del tramonto, e purché (questo è il punto) non ci si trovi nelle gallerie, o ci sia nebbia, neve, pioggia o scarsa visibilità. Qual è il problema? Con le diurne sempre accese può succedere (anzi è sempre così) di rimuovere mentalmente il problema luci, purtroppo anche in galleria o in condizioni di scarsa visibilità: l’automobilista vede il fascio luminoso davanti a sé, non ha problemi di illuminazione della strada e dimentica che dietro non c’è nessuna luce. Come dice giustamente Fernando, tutto questo può essere molto pericoloso. Teoricamente le famose “diurne” servono solo per farsi notare, ma - purtroppo, è il caso di dire - proiettano abbastanza luce da illuminare la sede stradale, con ciò incoraggiando la disattenzione. La colpa è anche delle case produttrici. Alcuni autoveicoli hanno un sistema più intelligente, e con le luci diurne si accendono contemporaneamente anche quelle posteriori. Controllate la vostra auto. Molto semplice: le case automobilistiche che della guida assistita stanno facendo un baluardo pubblicitario, avrebbero dovuto pensare alle pericolose conseguenze della accensione automatica delle luci anteriori a beneficio del Codice della Strada ma - ed è assurdo, come dice Fernando - a scapito della sicurezza stradale. Non vorrei che il tutto fosse riconducibile al Dio denaro, al fatto - cioè - che l’accensione automatica delle luci anteriori e posteriori è spesso un optional, e dunque a pagamento. Oppure, è sbagliato il Codice della Strada: caro Legislatore, chiunque tu sia, la necessità di farsi vedere meglio vale sia per la parte anteriore che per quella posteriore. Se intervieni tu, forse il problema si risolve in un attimo. Allora, cari automobilisti, in attesa che qualcuno si accorga del problema e lo risolva d’autorità alla radice, facciamo tesoro della segnalazione di Fernando e, non potendo fidarci dei sistemi elettronici, aumentiamo la sicurezza nostra e di tutti accendendo molto semplicemente i fanali, tutti. Basta un click!
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