L’Inter in paradiso, il Diavolo all’inferno. La squadra di Simone Inzaghi è campione d’Italia e si cuce la seconda stella sulla maglia nerazzurra. Per il Milan, reduce dalla cocente eliminazione in Europa League per mano della Roma, è un’altra serata da incubo. «Ci tenevamo tanto a vincerlo stasera. Ci sarà modo di festeggiare insieme alla nostra gente. Vincere un derby così in casa nel Milan è qualcosa che rimarrà, è una sensazione bellissima. Lo dedico alla mia famiglia, alla squadra e ai tifosi che sono stati straordinari». Così l'allenatore dell'Inter nel corso della conferenza stampa dopo la vittoria del suo primo Scudetto con il club nerazzurro. «Quest'anno benissimo la cavalcata in campionato - prosegue Inzaghi -, ma è un lavoro che parte da lontano e sono stati bravi i giocatori. Sono stati tre anni meravigliosi e questa serata rimarrà. Forse ancora non ce ne rendiamo conto, sono molto contento per tutta la gente che anche stasera era lì con noi».
È estasi nerazzurra, in una San Siro quasi dipinta interamente di rossonero. Al fischio finale del derby, parte la festa al Duomo con cori e fuochi d’artificio. Uno spettacolo nella notte delle due stelle. In attesa del giro in bus della squadra, che si terrà dopo Inter-Torino. «Abbiamo lavorato tanto e sofferto tanto. Ci meritiamo questa allegria. Ora piangerò tanto», così a fine match un commosso Lautaro Martinez, capitano-simbolo di quest’Inter che, dopo la sconfitta di Istanbul nella finale della Champions League dello scorso anno, è ripartita più forte. «Il primo scudetto da capitano vale tantissimo - aggiunge il bomber nerazzurro -.
Lo ha dimostrato il bagno di folla di domenica pomeriggio ad Appiano Gentile per caricare la squadra in vista del derby. Una vigilia di passione in cui è ricomparso da remoto anche Steven Zhang, il presidente dell’Inter già al secondo scudetto, che dalla Cina ha voluto salutare la squadra e l’allenatore con una videochiamata sul prato di San Siro. «Inzaghi è stato un dono per l'Inter, continueremo insieme. Emozionandoci insieme, davanti alle due stelle che si accendono stanotte, pensiamo a tutti coloro che hanno compiuto questa impresa straordinaria. Il mio più grande ringraziamento va ai nostri guerrieri che lottano sul campo. Al nostro grande Mister, Simone Inzaghi, e tutto il suo staff: grazie Simone. Sei un regalo per me durante la mia Presidenza» ha dichiarato il presidente dell’Inter che ha già pronto il premio scudetto di 3 milioni per Lautaro e compagni. Ma Zhang non vuole fermarsi sul più bello: «Continuiamo questo viaggio meraviglioso, perché la nostra realtà sia gloriosa tanto quanto i nostri sogni».
Dal presidente alla dirigenza: «Zhang ha sofferto a distanza, Inzaghi è l’artefice di questo gruppo - dice Beppe Marotta, ad nerazzurro -, abbiamo curato i particolari per raggiungere questo traguardo. L’aspetto umano anche nel calcio è importante, è un patrimonio, e i giocatori si sentono a loro agio. Circola una mentalità vincente tra noi. Il calcio è fatto di cicli, ma questo è appena iniziato. Siamo tornati nel palcoscenico che ci spetta e ne siamo orgogliosi».
L'ex presidente Ernesto Pellegrini: «Lo scudetto dell'Inter è uno scudetto stellato, perché contempla le due stelle. Si sa, gli stellati hanno un fascino particolare». Gioisce pure Gianni Infantino, presidente della Fifa, noto tifoso nerazzurro: «Due stelle, amala», il suo post. Nella serata dell’Inter campione, l’ex presidente bianconero Andrea Agnelli torna a scrivere sui social e ricorda che la Juve ha vinto il suo 20° scudetto il 16 maggio 1982.