L'isolamento fiduciario può trasformarsi in una prigione. Una ragazza è stata violentata a Bravetta, quartiere nella zona sud di Roma, da chi le aveva affittato la stanza per trascorrere il periodo necessario di quarantena. La giovane era infatti tornata dal suo Paese d'origine, uno dell'Asia meridionale, e doveva passare 14 giorni in casa prima di poter uscire. Ma l'uomo che le aveva dato il locazione la camera l'ha stuprata. Ora il 43enne, connazionale della donna, è stato arrestato dalla Polizia.
Come è avvenuta la violenza sessuale
La giovane prende in affitto la stanza a inizio marzo. Nello stesso appartamento, oltre a lei, ci sono anche altri stranieri per trascorrere il periodo di isolamento fiduciario. Però, pochi giorni fa, i coinquillini termino il periodo di isolamento. La donna resta sola in casa con il gestore delle camere. E, subito dopo cena, l'uomo cerca un approccio sessuale.
Il messaggio di un amico
L'uomo si addormenta dopo la violenza. La ragazza, ancora scossa, prende il cellulare e manda un messaggio a un amico. Che subito fa partire l'allarme e in poco tempo la sala operativa della Questura invia sul posto le pattuglie dei Distretti di Monteverde e San Paolo. K.J.. Il 43enne asiatico, in Italia con regolare permesso di soggiorno, alla vista dei poliziotti capisce sarebbe stato arrestato e non oppone resistenza. La vittima viene condotta in ospedale e riceve le prime visite e le attenzioni del caso. Gli agenti, dopo aver repertato e sequestrato tutta la biancheria del letto dove sarebbe avvenuta la violenza e acquisita la denuncia della donna con i primi esiti medici, hanno informato il P.M. di turno del pool antiviolenza della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, il quale ha disposto che K.J., venisse condotto in carcere.