Roma, tempesta di sabbia dal Sahara: quando sarà il picco? Allarme per la presenza di Pm10 nell'aria

A decretare l’allerta le previsioni di Meteo Lazio: «Sono precipitazioni eccezionali»

ROMA LA SABBIA DEL DESERTO SULLE AUTO DEI ROMANI AGENZIA TOIATI
di Giampiero Valenza
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Lunedì 20 Maggio 2024, 00:11 - Ultimo aggiornamento: 11:28

Chi sta decidendo di lavare l’automobile per poi tenerla su strada, è avvisato: è in arrivo il picco di una tempesta di sabbia proveniente dal Sahara. E, quindi, si potrebbe trovare la macchina tutta sporca senza godersi neanche per un attimo la carrozzeria tutta pulita. E chi si trova a dover spazzare il balcone o il terrazzo sappia pure che potrebbe farlo a breve, di nuovo, perché si troverà davanti a uno strato di polveri sul pavimento. Già ieri, tanti motociclisti e automobilisti si sono accorti di quella patina di pulviscolo che si è depositata sui mezzi e che contraddistingue sempre più spesso i cambi di stagione anche nel Centro Italia. Secondo le previsioni di Meteo Lazio oggi ci sarà il picco di questa tempesta sahariana, con una precipitazione di sabbie che supereranno i mille microgrammi per metro quadrato. «È una quantità di pulviscolo davvero elevata se non eccezionale», commenta Gabriele Serafini, fondatore di Meteo Lazio e componente di Ampro, l’associazione meteo professionisti.

LE PREVISIONI

Anche Arpa Lazio ha rilevato il fenomeno e già ieri ha definito come pessima la concentrazione di particolato Pm10 causato da polveri desertiche praticamente in tutta la Regione. Oggi la condizione sarà ancora pessima in buona parte della Provincia di Latina e dell’area Sud del litorale romano e, in città, l’area tra Laurentino, Eur e Ostia. La presenza di Pm10 derivate dalla sabbia del deserto trascinata fin nel cuore dell’Europa dai venti che spirano in direzione Nord porterà invece a un’aria comunque scadente nel resto della città e della Regione. «È un fenomeno abbastanza ricorrente in primavera quando l’atmosfera a queste latitudini inizia a subire mutamenti a causa del passaggio di stagione - prosegue Serafini - ci sono ancora delle depressioni che riescono a spingersi fino alla penisola Iberica e al bacino Mediterraneo tanto da raggiungere, quindi, anche l’Italia».

La morsa su Roma delle polveri del Sahara, comunque, dovrebbe rallentare nelle prossime settimane.

Tutto dipende da diversi fattori meteorologici, che quindi incidono sul viaggio delle particelle di sabbia dal Sahara lungo tutto il Mediterraneo per poi arrivare a depositarsi in Europa. «A mano a mano che ci avviciniamo alla stagione estiva gli anticicloni riescono a raggiungere anche l’Europa Centrale e ci proteggono da queste risalite massicce di sabbia che solitamente avvengono durante i periodi di transizione come la primavera - spiega ancora Serafini - In estate, con queste quantità e questa frequenza, è un po’ più difficile che tutto questo avvenga, tuttavia quando l’anticiclone si estende dalle regioni subtropicali c’è un quantitativo inferiore di pulviscolo sahariano che entra nei bassi strati dell’atmosfera e non determina questi depositi così massicci al suolo». Le polveri sahariane riescono a viaggiare su lunghissime distanze e hanno diverse traiettorie: il Mediterraneo è una di queste, ma anche il Nord e il Sud America sono la meta del pulviscolo del deserto africano. La traiettoria che colpisce Roma è quella verso Nord spinta dallo scirocco: con le piogge la polvere si deposita poi su tutto il bacino. «Le polveri irritano le più alte vie respiratori. Possono trasportare altre sostanze che si trovano in aria, sostanze di origine chimico-fisiche, tossico-nocive e anche virus», dice Alessandro Miani, presidente di Sima, la Società italiana di medicina ambientale.

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