Parisi, il premio Nobel presenta in una scuola elementare di Roma il suo libro di favole “La mosca verdolina”

Storie che aiutano a crescere e l’impegno perché le scuole siano centri di cultura per l'intera citta

Parisi, il premio Nobel presenta in una scuola elementare di Roma il suo libro di favole “La mosca verdolina”
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Giovedì 9 Maggio 2024, 16:36

Nel pomeriggio dell’8 maggio 2024, su invito dell’Associazione dei rappresentanti della scuola, la primaria Trento e Trieste di Roma ha ospitato Giorgio Parisi (premio Nobel per la Fisica 2021) per presentazione del suo libro di favole, La mosca verdolina e altre storie per chi non vuole dormire, illustrato da Camilla Pintonato, edito da Rizzoli. A parlarne con l’autore c'è Serena Dandini.

«La scelta di presentare il libro nella scuola primaria dove mio nipote è alunno nasce da una scelta precisa: – spiega Parisi - impegnarmi in prima persona affinché il centro storico di questa città continui ad essere un luogo vitale, ospitale e ricco di umanità.

Per difendere l’identità dei quartieri del centro, evitando che si trasformino in impersonali zone di passaggio per il turismo di massa, è cruciale sostenere e valorizzare tutti i luoghi capaci di consolidare la cultura collettiva e il senso di comunità. Penso alle librerie, ai teatri, ma soprattutto alle scuole. Le scuole del centro devono essere rafforzate e aiutate a crescere: sono un presidio prezioso, perché senza cultura, senza scuole, non esiste futuro per il centro storico di Roma».

«Il libro contiene le favole che ho scritto, oltre trenta anni fa, per i miei figli, a cui si sono aggiunte quelle per i miei nipotini» spiega Parisi - «prima di ogni favola, i nipotini non vogliono andare a dormire, chiacchierano con il nonno, fanno domande, non accettano la prima risposta che gli viene data. Vorrei che questo stesso spirito critico guidasse anche la progettazione dei servizi cittadini. Per governare la complessità di una grande metropoli, infatti, occorrono strategie di lungo periodo e processi realmente partecipativi. Un banco di prova importante sarà osservare come sarà gestita l'implementazione del piano scuole che inizia, finalmente, a lavorare nella direzione giusta: aprire le scuole durante i mesi estivi ospitando attività formative a sostegno dei bambini e delle bambine e delle loro famiglie. È un buon inizio, ma occorre fare molto di più».

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