AMBURGO «Siamo tutti consapevoli della differenza giuridica tra rifugiati e migranti economici. Ma questi sono oltre l'85% degli arrivi e quindi gestire e contenere i flussi è e sarà sempre più una sfida europea e globale». Paolo Gentiloni ci riprova e, durante la sessione del G20 di Amburgo sull'Africa e sulle migrazioni, rilancia il problema trovando davanti l’ennesimo muro. «I Paesi impegnati a salvare e accogliere i migranti non vanno lasciati soli - ha aggiunto il presidente del Consiglio - l’Italia rivendica il lavoro fatto in questi anni, ma questo impegno o è una sfida globale o alla lunga è difficile da sostenere».
Quanto sia difficile da sostenere lo si comprende dal comunicato finale del G20 dove salta la proposta di sanzioni Onu agli scafisti lanciata ieri dal presidente del consiglio europeo Donald Tusk. L’opposizione di Cina e Russia sembra aver impedito ai 20 leader di inserirla nel documento finale. Una conferma in più sulle difficoltà che incontra l’Italia a rendere “globale” il problema delle migrazioni dall’Africa continente dove le ambizioni cinesi e russe sono sconfinate.
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