ANCONA Il rush finale è iniziato. Con la chiusura, ieri, dei termini per presentare le liste dei candidati, partono i fuochi d’artificio della campagna elettorale che accompagnerà 148 comuni delle Marche al voto. La chiamata alle urne dell’8 e il 9 giugno vedrà le Amministrative abbinate alle Europee, cosa che ridefinirà gli equilibri politici regionali sia a destra che a sinistra. La corsa per Bruxelles, con il suo sistema proporzionale puro, rappresenta lo screening sullo stato di salute dei partiti e, di conseguenza, sposterà l’asse interno delle rispettive alleanze. Ma anche alcune sfide-bandiera di queste Comunali avranno un peso che va ben oltre i confini cittadini.
Lo scacchiere
Su tutte, quelle per Pesaro - una delle ultime roccaforti rosse delle Marche - e Ascoli, storico feudo del centrodestra: in entrambi i casi, però, è altamente probabile che vinca la continuità.
Le curiosità
Ma le battaglie più sanguinose si consumeranno nelle arene di Fano e Osimo che il centrodestra proverà a strappare al centrosinistra. Nel primo caso con più possibilità di riuscita dato che il progetto del campo largo è miseramente fallito e Pd e progressisti correranno separati. Ma al di là delle grandi città, ci sono una miriade di paesi più piccoli al voto e in alcuni di questi, come Arcevia e Trecastelli, si presenta una sola lista. Stesso scenario a Barbara, dove il candidato unico è Massimo Chiù, cugino di Brunella, una delle 13 vittime dell’alluvione del 2022. In questi casi, l’unico avversario è il quorum. Sempre nell’Anconetano, il veterano Sandro Barcaglioni cerca di aggiudicarsi per la settima volta la fascia tricolore di San Paolo di Jesi, paese che guida da 34 anni. Tra le curiosità di questa tornata elettorale, a San Lorenzo in Campo, comune del Pesarese, si ripropone la sfida di 10 anni fa fra il sindaco Davide Dellonti e Valeria Bartocci, mentre ad Apecchio si è presentato sul filo di lana il consigliere regionale dei Civici Giacomo Rossi Nell’Ascolano, una lista civica composta quasi all'80% da donne prova a conquistare lo scranno più alto di Colli del Tronto. Risalendo verso il Maceratese, a Castelsantangelo sul Nera, uno dei paesi simbolo del terremoto, Mauro Falcucci non si ricandida per la fascia tricolore dopo 5 mandati (è però tra i candidati consiglieri). A Visso va invece in scena la sfida tra Rosella Sensi (ex presidente della Roma), Andrea Innocenzi (ex dirigente della polizia) e Giuliano Pazzaglini (ex parlamentare della Lega). A Cingoli, il vicepresidente della Regione e assessore alla Sanità Filippo Saltamartini si candida a consigliere. Fuoco alle polveri: la battaglia ha inizio.