L’ora legale torna in vigore da domani, 31 marzo, quando alle due di notte bisognerà spostare le lancette avanti di sessanta minuti. Terminerà il 27 ottobre, con il ritorno all’ora solare, e secondo le stime di Terna, la società che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale, durante i sette mesi orario estivo l’Italia risparmierà circa 90 milioni di euro, grazie a un minor consumo di energia elettrica pari a circa 370 milioni di chilowattora. Che genererà anche un rilevante beneficio ambientale, quantificabile nella riduzione di circa 170 mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica in atmosfera.
Ora legale, il beneficio economico
Il beneficio economico stimato per il periodo di ora legale nel 2024, secondo i dati dell’Arera, è calcolato considerando che il costo del kWh medio per il «cliente domestico tipo in tutela» è attualmente pari a circa 24,3 centesimi di euro al lordo delle imposte.
Il dibattito
Da anni si dibatte sull’opportunità di adottare per tutti i dodici i mesi dell’anno l’ora legale, aumentando quindi i benefici economici e ambientali. Il 12 settembre 2018 la Commissione Ue ha presentato una proposta per rendere l’ora legale permanente, con una consultazione pubblica aperta che ha ricevuto 4,6 milioni di adesioni, il numero più alto di sempre. L’84% ha scelto l’abolizione dell’ora legale. La Commissione europea ha lasciato ampia discrezionalità agli Stati membri.