Una petizione, 53 firme, un’infinità di problemi. E nella sala d’Ercole piomba il loro grido di dolore, affidato alla consigliere Luisa Ciambella, ovvero «la disperazione dei commercianti del centro storico, che stanno rischiando di chiudere». Per i lavori che vanno avanti da mesi nell’area di via Matteotti, per i mancati ristori e anche per un discorso di sicurezza.
Ieri si sono materializzati nella sala del consiglio di palazzo dei Priori, dove Ciambella ha introdotto il tema prima di leggere la loro lettera e annunciare la richiesta di un incontro al prefetto Antonio Cananà e al questore Fausto Vinci. «Mi hanno affidato una petizione con alcune richieste - ha detto la consigliera - sono stati invitati a salire per protocollare la lettera ma il protocollo è stato spostato di sotto: lo stesso sbando lo subisce la città qui fuori». Dopo il lato politico, Ciambella è entrata nel cuore del problema. «Difficilmente ho fatto in passato come il vostro sindaco, aizzare le persone e portarle in consiglio, ma qui ci sono bisogni veri. L’ultimo grido i commercianti lo lanciano in questa assise: stiamo per chiudere». Il vice sindaco Alfonso Antoniozzi si è limitato a riferire che «siamo in anticipo di un mese e mezzo sulla consegna dei lavori», ma una risposta più esaustiva arriverà nel merito.
Ecco la lettera. «Siamo un gruppo di commercianti e imprenditori che svolgono la loro attività nel centro cittadino fra via Matteotti, piazza della Rocca, via della Cava, San Faustino e in generale nell’area complessiva del centro storico».
Cosa chiedono alla sindaca Frontini? Più sicurezza», illuminazione, sorveglianza e parcheggi a piazza della Rocca a tariffa agevolata. «Per i disagi subiti dalle attività commerciali - concludono - siamo certi che non vorrà disilludere quanto molte volte annunciato, riguardo i ristori».