Viterbese, Camilli: «Ho cambiato allenatore perchè giocavamo troppo male»

Il presidente Piero Camilli esulta
di Marco Gobattoni
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Mercoledì 22 Febbraio 2017, 10:43 - Ultimo aggiornamento: 13:19
Alla Viterbese è iniziata l’era del secondo mandato Cornacchini, con il tecnico romagnolo che nella giornata di ieri ha diretto il primo allenamento alla guida dei gialloblù allo stadio Rocchi.

«Non mi aspettavo questa chiamata – ha commentato il suo ritorno l’ex attaccante del Perugia – sono felice di essere di nuovo a Viterbo. La squadra è stata rinforzata molto a gennaio e ci sono tanti elementi che si adattano alla mia idea di calcio. Pontedera domenica? Ci aspetta subito un test complicato: peccato per la probabile assenza di Jefferson che conosco e reputo un giocatore di categoria superiore».
 
Il ritorno di Giovanni Cornacchini sul ponte di comando della Viterbese è stato un fulmine al ciel sereno fino ad un certo punto: la qualità del gioco espresso dalla Viterbese sotto la cura Dino Pagliari non è stata eccelsa e certe scelte dell’allenatore marchigiano non avevano convinto in pieno Camilli, che nella serata di lunedì ha deciso di richiamare Cornacchini sulla panchina gialloblù. «Giocavamo troppo male per la qualità della rosa a disposizione  – motiva la scelta dell’esonero di Pagliari il numero uno della Viterbese – la classifica è in linea con le attese della stagione, ma questo gruppo ha le potenzialità per fare di più e domenica scorsa contro la Lupa Roma è arrivata una vittoria troppo sofferta».

Camilli ha sempre speso parole di stima per Cornacchini, che adesso avrà il compito di portare la Viterbese dentro i play-off, magari da una posizione ancora più prestigiosa rispetto al settimo posto attuale. «Cornacchini non volevo cambiarlo – ricorda Camilli – è stato sfortunato per i tanti infortuni che abbiamo avuto nella prima parte di stagione e dopo la sconfitta con il Siena a dicembre volevo dare una scossa al gruppo: ora è tornato e speriamo faccia bene come ha dimostrato di saper fare in precedenza».

Non solo campo però per Camilli che parla anche della questione impianti, con la querelle generatore che va verso la conclusione, e con le parole del sindaco del capoluogo Leonardo Michelini, pronto ad aprire un tavolo di confronto con la Viterbese. «Il sindaco ha detto che entro metà marzo avremo il generatore e io aspetto quella data. Sugli impianti e sul campo di allenamento mi sono espresso più volte: Viterbo deve cambiare passo se vuole stare stabilmente nel calcio professionistico», dice Camilli.
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